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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il recap

Le 12 notizie che hanno segnato il 2022

Dalla guerra in Ucraina alla morte della regina Elisabetta, i fatti internazionali più importanti dell'anno

La notizia che più di tutte ha segnato l'anno che si sta concludendo è stata senza dubbio la guerra i Ucraina, che ha sconvolto l'Europa e ha causato la peggiore crisi energetica degli ultimi decenni. Ma sono stati tanti altri i fatti che hanno segnato il 2022.

La guerra in Ucraina

Dopo aver inviato 200mila soldati al confine, sostenendo che si trattava solo di una esercitazione militare, il 24 febbraio la Russia ha dato il via a quella che il presidente Vladimir Putin ha definito una "operazione militare speciale" per "denazificare" l'Ucraina. L'invasione del Paese sembrava inizialmente a tutto campo, con l'obiettivo di conquistare velocemente la capitale Kiev. In seguito a una strenua resistenza della nazione, supportata dall'invio di armi da parte dell'Occidente, la Russia si è poi concentrata solo sull'occupazione e annessione dei territori di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Luhansk. Stati Uniti ed Europa hanno imposto pensanti sanzioni contro Mosca che ha risposto con una riduzione delle forniture di gas che ha portato a una crisi energetica a livello mondiale che sta ancora mettendo in difficoltà le economie del globo.

Giorgia Meloni diventa il primo premier donna della storia d'Italia

Alle elezioni dello scorso 25 settembre vince le elezioni la coalizione guidata da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, che così ottiene dal presidente Sergio Mattarella l'incarico di formare in governo insieme agli alleati de La Lega e di Forza Italia. È la prima volta che nel nostro Paese una donna prende la guida di un esecutivo.

Addio alla regina Elisabetta

L'8 settembre è morta la regina Elisabetta II, ponendo fine a un lunghissimo regno durato 70 anni. Il suo decesso ha causato cordoglio in tutto il Paese ma anche nel resto del mondo. I leader mondiali si sono recati a Londra per il suo funerale. Il 6 febbraio 1952, quando re Giorgio VI morì, Elisabetta si trovava in Kenya con il marito Filippo, il duca di Edimburgo. Dal Paese africano, allora colonia britannica, tornò regina anche se formalmente l'incoronazione avvenne un anno e mezzo dopo, il 2 giugno 1953. Aveva 27 anni ed era mamma di Carlo e Anna. E il suo primogenito è stato poi incoronato all'età di 73 anni con il nome di Carlo III.

La rivolta delle donne in Iran

Da mesi l'Iran è attraversato da violente proteste contro il governo. I disordini rappresentano una delle maggiori sfide alla teocrazia al potere dalla Rivoluzione islamica del 1979. Le manifestazioni sono state innescate dalla morte in dteenzione, il 16 settembre, di Mahsa Amini, una donna di 22 anni arrestata dalla polizia morale per aver indossato male il velo. Da allora sono stati soprattutto i giovani a scendere in piazza al grido di “donna, vita, libertà” contro le autorità della repubblica islamica. Durante le dimostrazioni, hanno perso la vita 506 persone, tra cui 69 minori e 66 membri delle forze di sicurezza. Centinaia le persone arrestate.

Il primo trapianto di un cuore di maiale a un uomo

Lo scorso 7 gennaio un uomo ha ricevuto un trapianto di cuore di un maiale geneticamente modificato nell'ospedale dell'Università del Maryland, negli Stati Uniti. Nonostante io paziente, il 57enne David Bennett, sia poi morto dopo due mesi, l'operazione segna una svolta in campo medico che potrebbe aprire la strada a trapianti di questo tipo che in futuro potrebbero salvare la vita a migliaia di persone.

Xi Jinping nuovo Mao in Cina

Al XX congresso del Partito Comunista Cinese il presidente Xi Jinping si è assicurato un terzo, storico mandato. Con questa rielezione il leader ha rotto con la tradizione del doppio mandato a cui si erano attenuti i suoi due predecessori, Jiang Zemin e Hu Jintao, e si conferma come il leader più potente dai tempi di Mao Zedong. Il Congresso, che si tiene ogni cinque anni, ha approvato vari emendamenti alla sua costituzione, tra cui i "Due Stabilimenti" e le "Due Salvaguardie", volti a sancire il 69enne Xi come nucleo del partito e il suo pensiero politico come ideologia di base, come un tempo era il maoismo.

Djokovic espulso dall'Australia per non essere vaccinato contro il Covid

Il tennista Novak Djokovic ha dovuto rinunciare a partecipare agli Australian Open dopo essere stato espulso dal Paese in quanto non vaccinato contro il Covid 19. Il fuoriclasse serbo, diventato un idolo dei no vax, era arrivato a Melbourne il 5 gennaio dove è stato prima trattenuto per circa otto ore all'arrivo, per poi vedersi negato l'ingresso nel Paese e il visto cancellato. Dopo essere stato mandato al Park Hotel, albergo in cui risiedono rifugiati politici e richiedenti asilo, ha iniziato una battaglia legale per poter restare nella nazione e partecipare al prestigioso torneo, battaglia che ha poi perso e che si è conclusa con la sua espulsione il 16 gennaio. 

Biden sopravvive alle elezioni di mid term

Il presidente Usa Joe Biden esce a testa alta dal voto popolare di metà mandato. I democratici salvano il Senato anche se i repubblicani conquistano la maggioranza alla Camera. Per il partito di governo si tratta comunque di una vittoria, visto che tutti i sondaggi lo davano per spacciato. Il vero sconfitto sembra essere Donald Trump, i cui candidati sono stati quasi tutti sconfitti alle urne. Il rieletto governatore della Florida, Ron De Santis, sembra destinato a diventare il futuro leader del partito dell'elefantino.

Gli Oscar oscurati dallo schiaffo di Will Smith

I premi Oscar di quest'anno hanno visto il trionfo di Dune, il film diretto dal canadese Denis Villeneuve, che ha vinto ben 6 statuette. Ma questa edizione del premio del cinema verrà ricordata per lo schiaffo in diretta di Will Smith, miglior attore per Una famiglia vincente, al comico Chris Rock. Dopo che quest'ultimo ha fatto una battuta sulla moglie di Smith, scherzando sul fatto che non ha capelli, cosa causata dal fatto che la donna ha l'alopecia, una malattia autoimmune, l'attore è salito sul palco e lo ha schiaffeggiato per poi tornare a sedersi e urlargli contro. 

Il Qatargate travolge le istituzioni di Bruxelles

In Belgio, l'indagine sul cosiddetto Qatargate, ha travolto il Parlamento europeo a Bruxelles. Quattro persone sono state arrestate: l'ex deputato Antonio Panzeri, il suo ex assistente Francesco Giorgi, la vicepresidente (poi destituita) del Parlamento europeo, Eva Kaili, che è anche la compagna di Giorgi, e Niccolò Figa-Talamanca, il segretario generale della Ong No Peace Without Justice fondata da Emma Bonino. I quattro sarebbero accusati di "appartenenza a un'organizzazione criminale", "riciclaggio di denaro" e "corruzione". I giudici ipotizzano che la presunta organizzazione, di cui Panzeri sarebbe la mente, riceveva mazzette in cambio di influenze a favore di Qatar e Marocco nelle istituzioni Ue. Nella casa di Panzeri e in quella di Kaili e Giorgi, sarebbero stati trovati in tutto circa un milione e 600mila euro in contanti.

La resurrezione di Lula in Brasile

Il progressista Luiz Inacio Lula da Silva ha vinto le elezioni in Brasile sconfiggendo il presidente uscente di estrema destra Jair Bolsonaro nel ballottaggio che ha spaccato a metà il più grande Paese dell’America Latina. Lula, candidato del Partito dei lavoratori, è stato alla guida del Paese già dal 2003 al 2011. Per lui la rielezione rappresentava una sfida politica ma anche un riscatto dopo aver scontato 19 mesi di carcere accusato di corruzione, accuse che poi si sono rivelate false e dalle quali è stato scagionato.

Le alluvioni in Pakistan mostrano il dramma del Climate Change

Una tremenda inondazione ha sconvolto il Pakistan mostrando il dramma del Climate Change che, secondo gli esperti, è una delle cause del disastro. In tutto sono morte 1.739 persone, tra cui 647 bambini, e altre 12.867 sono rimaste ferite. Oltre 2,1 milioni di persone sono rimaste senza casa a causa delle inondazioni, circa il 10-12% della nazione è stato inondato. Anche i campi agricoli sono stati devastati dalle inondazioni che hanno colpito 33 milioni di persone in Pakistan e hanno distrutto 897.014 case. La distruzione di 13.115 chilometri di strade e 439 ponti ha impedito l'accesso alle aree colpite dalle inondazioni. Oltre 22.000 scuole sono state danneggiate o distrutte.

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