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Giovedì, 25 Aprile 2024
Crimini di guerra / Ucraina

Condannati a morte dai filorussi gli inglesi arruolati con gli ucraini a Mariupol

La 'Corte suprema' dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, che li ha riconosciuti colpevoli di ''terrorismo'' per aver combattuto come ''mercenari''

Sono stati condannati a morte i due cittadini britannici, Aiden Aslin e Shaun Pinner, catturati dalle milizie filo russe ad aprile mentre combattevano insieme ai soldati ucraini a Mariupol. Lo ha deciso la 'Corte suprema' dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, che li ha riconosciuti colpevoli di ''terrorismo'' per aver combattuto come ''mercenari''. Pena capitale anche per il detenuto marocchino Ibrahim Saadun. Il processo, che si è svolto a porte chiuse, era iniziato martedì.

Aslin, 28 anni di Newark, e Pinner, 48 anni di Watford, si sono difesi affermando di essere soldati dell'esercito regolare ucraino e rivendicando quindi il diritto di venire trattati come prigionieri di guerra in base a quanto prevede la Convenzione di Ginevra. Gli analisti hanno già parlato di ''processo farsa'' per ''crimini inventati'', finalizzato piuttosto a fare pressione sulla Gran Bretagna e a chiedere uno scambio di prigionieri con soldati russi accusati di aver commesso crimini di guerra in Ucraina.

Le famiglie dei due ex militari britannici denunciano il processo come uno show condotto "in violazione della Convenzione di Ginevra" sui prigionieri di guerra. L'ex ministro Tory Robert Jenrick, deputato del collegio di uno dei due, accusa "le autorità russe" di averne strumentalizzato "in modo completamente vergognoso" la cattura e di "oltraggio al diritto internazionale". Ma spera comunque che "in un prossimo futuro" essi possano essere oggetto di uno scambio di prigionieri

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