I tunnel sotterranei, usati per trasportare la droga tra il Messico e gli Stati Uniti, non sono certo una novità per le forze dell'ordine, ma questo ultimo ritrovamento ha lasciato la polizia a bocca aperta. 

“E' uno straordinario pezzo di ingegneria” ha spiegato al Los Angeles Times l'agente speciale Doug Coleman, della Drug Enforcement Administration. “Ho il sospetto che degli ingegneri professionisti abbiano collaborato con i costruttori”, ha poi aggiunto.

Il tunnel, lungo circa 200 metri e dotato di un sistema di illuminazione e di aerazione, collegava San Luis Rio Colorado alla città di San Luis, in Arizona. Secondo le autorità, la sua costruzione avrebbe rischiesto almeno un anno di lavoro, per un costo compreso tra 1,5 e 2 milioni di dollari (circa tra 1,2 e 1,6 milioni di euro). 

La galleria non doveva essere in funzione da molto tempo, ma potrebbe essere stata utilizzata recentemente per trasportare negli Stati Uniti un carico di anfetamine da 39 chili, dal valore di circa 700mila dollari (600mila euro). 

Il tunnel sarebbe stato commissionato dagli uomini del cartello di Sinaloa. “Per essere un'operazione antidroga, non ne abbiamo sequestrata molta, ma se pensi al tempo e ai soldi che il cartello ha speso per questo tunnel, allora credo che abbiamo davvero rovinato la giornata a qualcuno”, ha dichiarato soddisfatto Chris Feistel, collega dell'agente Coleman. 

Dal 1990 ad oggi, le forze dell'ordine hanno scoperto circa 150 gallerie che permettevano ai narcotrafficanti di trasportare la droga dal Messico agli Stati Uniti.

Proprio questa settimana la polizia aveva trovato un secondo tunnel, ancora incompleto, al quale si accedeva attraverso un buco scavato sotto un lavandino di un magazzino di Tijuana, come riferisce la Bbc.