rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Mondo Stati Uniti d'America

Dallas, il mistero delle lettere "scritte col sangue" dal cecchino

Durante le due lunghe ore di trattativa, Johnson ha scritto col suo sangue due lettere sulla parete, una R e una B: "Non sappiamo ancora cosa significhino queste due lettere. Gli specialisti stanno tentando di comprendere questo messaggio, lo stiamo esaminando con grande attenzione"

Emergono nuovi dettagli sul "cecchino di Dallas". Lettere scritte col sangue, trattative estenuanti, tensione, piani per attacchi "devastanti". Quattro giorni dopo i tragici fatti di Dallas, diventa più chiaro quanto avvenuto giovedì nella metropoli texana, in particolare durante le difficili trattative intercorse tra le forze speciali di polizia e Micah Johnson, il 25 afroamericano che ha aperto il fuoco sui poliziotti, uccidendone cinque.

A raccontare quelle ore drammatiche alla Cnn è stato il capo della polizia di Dallas, David Brown: "(Johnson) voleva trattare solo con neri. Ci ha deriso, ha cantato e una volta ha chiesto quanti agenti aveva ucciso. Poi ci ha provocati e ci ha detto che aveva nascosto delle bombe".

"I nostri uomini non si sono mai potuti avvicinare a lui, senza correre pericolo. Ho avuto paura che ci potesse attaccare da un momento all'altro. Avrebbe potuto uccidere molti dei miei uomini, prima che riuscissimo a prenderlo", per questa ragione Brown ha deciso di neutralizzarlo con un robot: "In simili circostanze riprenderei la stessa decisione un'altra volta".

Durante le due lunghe ore di trattativa, Johnson ha scritto col suo sangue due lettere sulla parete, una R e una B. "Non sappiamo ancora cosa significhino queste due lettere", ha spiegato Brown "Gli specialisti stanno tentando di comprendere questo messaggio, lo stiamo esaminando con grande attenzione".

Poi Brown ha aggiunto: "Siamo convinti che l'attentatore avesse pianificato altri attacchi", e infatti nella sua abitazione sono state ritrovate munizioni e materiale per la costruzione di bombe. "C'era materiale a sufficienza per compiere qualcosa di devastante nella nostra città", ha spiegato Brown: "Johnson aveva un piano molto chiaro. Voleva procedere militarmente nei suoi attacchi. Ha raggiunto il luogo della manifestazioni con il suo furgone nero e ha aspettato il corteo e i poliziotti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dallas, il mistero delle lettere "scritte col sangue" dal cecchino

Today è in caricamento