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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Profughi, la svolta dell'Ue: nasce la Guardia costiera europea

La nuova agenzia per il controllo delle frontiere avrà più uomini e più mezzi. Di fatto, rimpiazzerà Frontex. L'obiettivo: offrire un'immagine di unità sulla complessa questione migratoria

BRUXELLES (BELGIO) - La nuova agenzia di guardia costiera e delle frontiere dell'Unione europea, lanciata oggi, avrà più uomini e mezzi e un mandato più ampio per controllare meglio i confini dell'Unione, ma anche per offrire un'immagine di unità sulla complessa questione migratoria. I leader europei hanno simbolicamente scelto di lanciare questa nuova forza alla frontiera tra Bulgaria e Turchia, principale punto di ingresso via terra dei migranti.

IL FLOP DI FRONTEX - Lo scorso anno, il caos provocato dagli arrivi in Grecia mise in evidenza la debolezza dell'agenzia europea Frontex nell'azione di sostegno ai Paesi situati in prima linea e di tutela della libera circolazione nello spazio Schengen. Furono oltre 850.000 le persone arrivate via mare sulle isole greche situate nei pressi della Turchia, dove ogni giorno si riversavano persone in fuga da conflitti e povertà dei Paesi del Medio Oriente e dell'Asia. La nuova agenzia "non è una cura miracolosa capace di risolvere la crisi migratoria", ha ammesso un deputato europeo coinvolto nella definizione del nuovo corpo europeo, "ma è un primo passo fondamentale".

CIRCA MILLE AGENTI - Gli agenti permanenti passerano a circa un migliaio, più del doppio di quelli di Frontex, ma la nuova forza potrà anche fare appello in tempi molto rapidi, in caso di massicci arrivi di profughi, a una riserva di 1.500 uomini, così come ad apparecchiature tecniche, che gli Stati membri hanno l'obbligo di mettere a disposizione a partire dal dicembre 2016. La nuova agenzia potrà anche acquistare la propria attrezzatura, mentre Frontex doveva inviare le proprie richieste agli Stati membri, che spesso non avevano fretta di rispondere. 

La presentazione della Guardia costiera europea (@Twitter)

I COMPITI - La nuova agenzia dovrà monitorare in modo permanente la situazione alle frontiere esterne dell'Ue e invierà agenti di collegamento negli Stati membri dove i confini sono sotto pressione. Il nuovo mandato permetterà anche di inviare ufficiali di collegamento in Paesi terzi, fuori dall'Ue, e lanciare operazioni congiunte con questi Paesi.

I RIMPATRI - L'agenzia avrà anche un maggior ruolo nei rimpatri dei migranti irregolari, consentendo così un progressivo ripristino della libera circolazione nello spazio Schengen dopo che diversi Paesi, tra cui Germania, Austria e Svezia hanno reintrodotto, in via provvisoria, i controlli alla frontiere.

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