Boom di attacchi contro i centri accoglienza dei migranti
Dagli incendi dolosi al lancio di pietre contro le finestre, scritte razziste o inneggianti al nazismo e proclami di odio su internet: preoccupazione in Austria per le 90mila persone che hanno fatto richiesta di asilo, un numero record, il più alto pro capite per un Paese europeo
Gli attacchi contro i centri di accoglienza per rifugiati in Austria sono destinati a raddoppiare quest'anno, secondo i dati forniti dal governo. Nella prima metà del 2016 ce ne sono stati 24, mentre nel 2015 erano stati in totale 25, ha detto il ministro degli Interni Wolfgang Sobotka in risposta a un'interrogazione parlamentare. Gli episodi andavano dall'incendio doloso al lancio di pietre contro le finestre a scritte razziste o inneggianti al nazismo ai proclami di odio su internet.
Il deputato verde d'opposizione autore dell'interrogazione, Albert Steinhauser, ha imputato l'aumento degli episodi di violenza all'"acceso dibattito politico sui richiedenti asilo". "Se in politica c'è un clima d'intolleranza non c'è da meravigliarsi che alcune persone ritengano questi attacchi legittimi" ha detto Steinhauser.
Lo scorso anno in Austria 90mila persone hanno fatto richiesta di asilo, un numero record, il più alto pro capite per un Paese europeo. Il partito di estrema destra FPOe ha attizzato i timori per i migranti per aumentare i propri consensi, così come hanno fatto altri partiti di destra in tutta Europa. Secondo i sondaggi il candidato del FPOe Norbert Hofer è testa a testa con l'independente Alexander Van der Bellen nelle elezioni presidenziali che si terranno il 4 dicembre. Se Hofer vincesse sarebbe il primo capo di Stato di estrema destra in Europa dal 1945.