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Venerdì, 19 Aprile 2024
Mondo Libia

Migranti, la Guardia costiera italiana: "Non chiamateci più, rivolgetevi a Tripoli"

Dalla sala operativa di Roma una nota invita tutti i comandanti delle navi che incrociano al largo della Libia di non contattare le autorità italiane per soccorrere i barconi di migranti. Intanto fa discutere il caso della nave della Ong LifeLine

In caso di chiamate di emergenza da parte di barconi che si trovino all'interno dell'area 'Sar' (Search and Rescue) libica, l'autorità competente è quella del governo di Tripoli. È quanto precisa la Guardia Costiera italiana in un 'messaggio circolare' inviato a tutte le navi che incrociano nell'area. Nella direttiva tecnico-operativa si danno quindi indicazioni a rivolgersi alla guardia costiera libica in caso di situazioni di necessità o emergenza che si verifichino in acque libiche.

Porti chiusi alle Ong: Salvini detta la linea dura

Per quanto riguarda l'attività di soccorso in mare nel Mediterraneo Centrale, il Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo (Italian Maritime Rescue Coordination Center IMRCC) della Guardia Costiera di Roma, ricevuta direttamente la segnalazione di un'emergenza in atto, al di fuori della propria area di responsabilità SAR, in acque internazionali, "è tenuto ad avviare le prime azioni e ad assumere il coordinamento delle operazioni di soccorso, in adempimento agli obblighi giuridici assunti dall'Italia con la ratifica delle convenzioni internazionali in materia (Convenzione internazionale sulla ricerca ed il salvataggio marittimo, siglata ad Amburgo il 27 aprile 1979 e ratificata dall'Italia con legge 3 aprile 1989, n. 147".

"Contemporaneamente -spiega la Guardia Costiera sul proprio sito istituzionale- l'IMRCC, avvisa l'autorità SAR competente ovvero quella in grado di fornire migliore assistenza ("better able to assist" secondo la formulazione delle norme internazionali), ai fini dell'assunzione del coordinamento. Qualora questa non risponda o non sia disponibile, l'IMRCC coordina le operazioni fino al loro termine ed individua, in qualità di Autorità coordinatrice, il luogo sicuro di sbarco (place of safety) dei naufraghi".

Migranti, due navi fanno rotta in Italia

Se necessario, la Guardia Costiera richiede la cooperazione "di qualsiasi altra nave in condizione di prestare utile assistenza nell'area da cui proviene la segnalazione di un'emergenza in atto. Tra queste, anche le unità militari presenti in area, tramite i Comandi operativi militari sovraordinati".

Migranti, Salvini in Libia

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, apprende l'AdnKronos, sarà a Tripoli presumibilmente al più tardi lunedì mattina per una serie di incontri al più alto livello con le autorità del governo libico sui temi dell'immigrazione e del sostegno italiano alla riorganizzazione delle forze di sicurezza libiche.

Il ministro dell'Interno incontrerà la stampa lunedì alle 17.30 al Viminale ed è plausibile ipotizzare che in quella sede saranno illustrati i risultati della visita di Salvini in Libia.

Nuova rotta dall'Algeria: sbarchi in Sardegna, due arresti

Gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Cagliari hanno arrestato due algerini arrivati in Sardegna in queste ultime ore e bloccati dai militari del Reparto Aeronavale dalla Guardia di Finanza.

Si tratta di un 35enne Abdelkarim Boutarfa, sui cui è pendente un mandato di arresto europeo per furto aggravato in appartamento in concorso commesso in Germania nel 2017. Il secondo è un 30enne, Amar Bougera, pregiudicato, perché in violazione delle norme sull'ingresso in Italia in quanto espulso nel 2016. I due sono stati portati nel carcere di Cagliari-Uta.

Bassetti (Cei): "Migranti arma di distrazione di massa"

Un appello perché il nuovo governo sappia "unire e pacificare" il Paese. L`invito a non usare i migranti come tema di "distrazione di massa" e ad agire concretamente in favore della famiglia. Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), ha parlato con La Stampa delle preoccupazioni della Chiesa italiana per la situazione del Paese.

"Auspichiamo un governo che pensi veramente al bene comune partendo dalle famiglie, dai giovani e dai poveri. In particolare, spero con tutto il cuore che il governo sappia unire e pacificare, cercando di dare una risposta concreta a quel clima di rancore sociale che serpeggia nel Paese. Sono sicuro che se il presidente Conte saprà ispirarsi alle radici dell'umanesimo fiorentino potrà riuscire a vincere questa grande sfida", afferma l'arcivescovo di Perugia. 

"Siamo così passati da un`indifferenza generale a un'ostilità diffusa, fino alla xenofobia. Oggi, attraverso una lettura semplificata, sembra che tutti i problemi delle società occidentali derivino dai migranti. Ma non è così. La crisi economica, morale e sociale ha radici profonde, che tocca le viscere della storia recente e passata".

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