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Giovedì, 25 Aprile 2024
La polemica / Regno Unito

La ministra (di origini indiane) critica gli immigrati indiani. A rischio trattato tra India e Uk

La Segretaria di Stato all'Interno, Suella Braverman, lei stessa figlia di immigrati, ha puntato il dito contro quelli che arrivano dal Paese asiatico per non rispettare le scadenze dei loro visti

Per il nuovo governo britannico guidato da Liz Truss, che sta cercando nuovi sbocchi commerciali per il Regno Unito dopo la Brexit, l'accordo con l'India che p in fase di negoziazione è una delle priorità. Ma a mettere in pericolo la possibile intesa sarebbero state le parole di una dei ministri del nuovo governo, ministra che dell'India è proprio originaria.

A Nuova Delhi non sono piaciute le dichiarazioni della nuova Segretaria di Stato agli Interni, Suella Braverman, che parlando proprio di un possibile accordo commerciale con la nazione asiatica, ha dichiarato allo Spectator: "Ho alcune riserve. Guardate la migrazione in questo Paese: il gruppo più numeroso di persone che soggiornano in eccesso rispetto al loro visto è quello degli immigrati indiani".

Suella Braverman, come la donna che l'ha preceduta in quel ruolo, Priti Patel, e che come lei è tra le fautrici della linea dura contro gli immigrati irregolari, è lei stessa figlia di immigrati. I suoi genitori, Christie e Uma Fernandes, sono entrambi indiani emigrati in Gran Bretagna negli anni '60 rispettivamente dal Kenya e dalle Mauritius, proprio come i genitori di Patel erano due immigrati indiani scappati dall'Uganda negli anni sessanta per sfuggire alle persecuzioni in corso nel Paese contro di loro. Ma questo non ha ammorbidito la sua posizione nei confronti degli altri immigrati indiani, e le sue parole non sono passate inosservate.

La ministra di Londra si rifiuta di aiutare i figli dei rifugiati (come lei)

Una fonte all'imterno del governo di Nuova di Delhi ha detto al Times di essere "scioccata e delusa" dalle osservazioni "irrispettose". Fonti governative indiane hanno affermato al giornale che "le relazioni hanno fatto un passo indietro" dopo i commenti di Braverman, aggiungendo che "c'è ancora molta buona volontà, ma se alcuni individui sono ancora inseriti nel governo, questo paralizzerà i colloqui", e per questo Truss dovrebbe "dissociarsi" pubblicamente dalle parole della sua ministra se vuole rilanciare l'accordo.

Una fonte del Ministero dell'Interno di Londra ha però sostenuto che Braverman e Truss erano allineati sulle preoccupazioni relative all'aumento dell'immigrazione, anche se forse non avrebbero dovuto essere espresse pubblicamente e in maniera così lampante. "La realtà è che ovviamente l'immigrazione fa parte di ogni singolo negoziato commerciale, ma è molto chiaro che la prima ministra e la ministra dell'Interno sono molto unite su questo punto e lo affrontano nella stessa direzione". Delhi chiede più visti di lavoro e di studio per i suoi cittadini, compreso un nuovo visto che emulerebbe gli accordi stipulati con l'Australia e la Nuova Zelanda che consentono ai minori di 35 anni di vivere nel Regno Unito per un massimo di tre anni.

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