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Venerdì, 19 Aprile 2024
Nuove tensioni / Bielorussia

Un missile antiaereo ucraino è caduto in Bielorussia

L’ambasciatore di Kiev convocato a Minsk

La Bielorussia ha convocato l'ambasciatore ucraino dopo che un missile è caduto in territorio bielorusso proveniente dall'Ucraina. Il Ministero degli Esteri di Minsk protesta in relazione all'incidente nel quale - secondo quanto sostiene la Bielorussia - un missile antiaereo ucraino S-300 è stato abbattuto in territorio bielorusso. Il missile S-300 è un modello di missile di difesa aerea di produzione sovietica in uso nell'esercito ucraino e russo. Come ha riferito ai giornalisti l'addetto stampa del ministero degli Esteri bielorusso Anatoly Glaz. "Oggi, le forze di difesa aerea bielorusse hanno abbattuto un missile S-300 ucraino sul territorio della Bielorussia. Si tratta di un incidente molto grave, e la parte bielorussa prende la questione il più seriamente possibile", ha detto Glaz. "A questo proposito, l'ambasciatore dell'Ucraina Igor Kizim è stato convocato oggi al ministero degli Esteri bielorusso" per ricevere "la protesta" di Minsk. "Abbiamo chiesto che la parte ucraina conduca un'indagine approfondita su tutte le circostanze del lancio di questo missile, assicuri alla giustizia i responsabili e adotti misure globali per prevenire il ripetersi di tali incidenti in futuro, che potrebbero portare a conseguenze catastrofiche per tutti", ha sottolineato il portavoce.

Cosa è successo al confine tra Bielorussia e Ucraina

Le unità di difesa aerea della Bielorussia hanno abbattuto un un missile, intorno alle 10 ora locale di questa mattina, corrispondenti alle ore 12 italiane. A precisare le dinamiche dell'incidente annunciato poche ore fa è stato il ministero della Difesa bielorusso, citato dall'agenzia BelTA. Parti del missile sono state rinvenute in un campo nei pressi del villaggio di Gorbakha, distretto di Ivanava, nell'Oblast di Brest, a circa 25 chilometri dal confine con l'Ucraina. Il missile caduto in Bielorussia proveniente dall'UcrainaI pezzi appartenevano ad un missile guidato S-300 lanciato dal territorio ucraino. Ha ridimensionato la vicenda del missile caduto in territorio bielorusso Oleg Konovalov, il commissario militare responsabile per la regione di Brest, dove è avvenuto l'incidente. I residenti "non hanno assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Purtroppo, queste cose accadono", ha dichiarato in un messaggio video postato sui social. Si attende la risposta della controparte ucraina. Il 15 novembre era successa una cosa simile nel villaggio di Przewodow, nella Polonia orientale al confine con l'Ucraina: in quel caso erano morte due persone.

La risposta ucraina

L'Ucraina non esclude che il missile abbattuto oggi sul territorio bielorusso non sia "una provocazione deliberata" della Russia per coinvolgere Minsk nella guerra. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa ucraino. "La parte ucraina non esclude una provocazione deliberata dello Stato terrorista russo, che ha tracciato per i suoi missili di crociera una rotta che consentisse la loro intercettazione nello spazio aereo al di sopra del territorio della Bielorussia", si legge in un comunicato. Kiev è pronta a partecipare a un'inchiesta sulle circostanze che hanno portato a quello che ha definito un "incidente".

Le truppe russe e bielorusse si ammassano

Intanto, Russia e Bielorussia continuano a condurre in maniera congiunta esercitazioni tra i loro eserciti. Come riporta Ukrinform circa 11mila soldati russi e oltre 400 unità del loro equipaggiamento militare si trovano attualmente nei campi di addestramento bielorussi: lo ha reso noto in un briefing a Kiev il vice capo del Dipartimento operativo dello Stato Maggiore, il generale di brigata Oleksiy Hromov. 

"La situazione lungo il confine di Stato dell'Ucraina con la Repubblica di Bielorussia rimane sotto controllo e stabile. Il nemico continua ad aumentare il suo livello di addestramento, conducendo addestramenti sul territorio bielorusso, dove attualmente sono presenti fino a 11mila effettivi e più di 400 unità di armi e attrezzature militari della potenza occupante", ha detto Hromov.

"Oggi, il gruppo di truppe russe dispiegate in Bielorussia, nelle regioni di Bryansk e Kursk della Federazione Russa è la metà di quello utilizzato per l'attacco a Kiev nel febbraio di quest'anno: 22mila contro oltre 45mila", ha sottolineato osservando che anche nel caso del coinvolgimento di tutte le unità militari bielorusse da combattimento provenienti dalle forze di terra e le forze per le operazioni speciali, il gruppo congiunto ammonterebbe a circa 30mila unità. 

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