Corea del Nord, nuovi test voluti da Kim: "Valutiamo raid contro Usa e Seoul"
I tre test di missili balistici avevano l'obiettivo di valutare le armi nucleari per possibili raid su obiettivi militari statunitensi o porti sudcoreani: sono stati personalmente monitorati dal leader nordcoreano Kim Jong-Un
La Corea del Nord ha reso noto che i tre test di missili balistici effettuati ieri, due dei quali degli Scud che hanno percorso tra i 500 e i 600 chilometri in direzione del Giappone, avevano l'obiettivo di valutare le armi nucleari per possibili raid su obiettivi militari statunitensi o porti sudcoreani e sono stati personalmente monitorati dal leader nordcoreano Kim Jong-Un.
Ieri era stata immediata la condanna degli Stati Uniti e del Giappone che avevano annunciato una reazione coordinata di fronte a queste ripetute violazioni da parte di Pyongyang delle risoluzioni Onu che vietano al Paese qualsiasi programma nucleare o missilistico.
Nelle ultime settimane tra Seoul e Pyongyang si era alzata ulteriormente la tensione, soprattutto dopo l'annuncio l'arresto di un disertore nordcoreano, accusato di aver partecipato a un piano, ideato dalle autorità sudcoreane, per rapire dei bambini.
Nel corso di una conferenza stampa messa in scena nei minimi dettagli dal regime di Pyongyang, Ko Hyon-Chol, 53 anni, aveva "confessato" di aver tentato di rapire due orfani nordcoreani per portarli in Corea del Sud. "Ho commesso l'imperdonabile crimine di aver partecipato a un tentativo di sequestro di bambini", aveva detto l'uomo in lacrime, davanti alla stampa estera e alle autorità. Ko Hyon-Chol era fuggito nel 2013 dalla Corea del Nord per la Cina, per poi trasferirsi in Corea del Sud l'anno successivo.