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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il giallo / Iran

Migliaia di studentesse avvelenate in Iran: "Una vendetta del regime"

Le intossicazioni sarebbero causate da un agente chimico e si registrano da novembre. Secondo l'attivista Sholeh Shahrzad ci sarebbe un collegamento con le proteste dei mesi scorsi

Dalla fine di novembre in Iran si registrano misteriosi casi di intossicazione nelle scuole, con casi che hanno coinvolto soprattutto studentesse, ma talvolta anche alunni maschi, genitori e insegnanti. Secondo le autorità, le segnalazioni sarebbero migliaia. Nei giorni scorsi è stata denunciata un'ondata di nuovi casi, tra cui una serie di intossicazioni di studentesse delle scuole superiori nella capitale Teheran  e Ardabil, dove oltre 100 ragazze sono state portate in ospedale. Su tratterebbe di casi di avvelenamento respiratorio causato da composti chimici disponibili non per uso militare. Molte studentesse hanno riferito di aver percepito odore di bruciato, pesce marcio o vernice e poi aver provato una sensazione di intorpidimento e paralisi temporanea. 

Chi c'è dietro gli avvelenamenti?

I misteriosi incidenti potrebbero essere attacchi deliberati per impedire alle ragazze di avere un'istruzione, una tesi sostenuta anche dal vice ministro della Sanità Younes Panahi. "È diventato evidente che alcune persone vogliono che tutte le scuole, in particolare le scuole femminili, vengano chiuse", ha detto nei giorni Panahi, precisando tuttavia in seguito che le sue dichiarazioni erano state male interpretate.

Sholeh Shahrzad, presidente dell'Associazione donne democratiche iraniane in Italia, non ha dubbi. I misteriosi attacchi non sarebbero altro che "la vendetta del regime terroristico degli ayatollah" per la partecipazione massiccia delle ragazze alla "rivolta" che ha seguito la morte di Mahsa Amini il 16 settembre scorso.

"È da quasi quattro mesi - ha detto all'Adnkronos - che le scuole femminili di tutto il Paese sono ripetutamente e sistematicamente vittime degli attacchi chimici del regime". Sarebbero tre le studentesse morte secondo Shahrzad, ma migliaia sono state costrette al ricovero.

"È l'ennesimo attacco disumano contro liceali e minorenni", prosegue l'attivista che si appella al governo italiano e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché "intervengano urgentemente e condannino fermamente questo gesto disumano che mira a spaventare e scoraggiare la partecipazione femminile alla nuova rivoluzione iraniana".

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