E' passato un anno da quelle drammatiche ore in cui iniziarono a diffondersi le prime notizie. 8 marzo 2014, 8 marzo 2015: è passato un anno da quando il volo Mh370 della Malaysia Airlines partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino scompariva nel nulla con a bordo 239 persone fra passeggeri ed equipaggio. Dodici mesi dopo, il mistero è ancora irrisolto. L'angoscia dei familiari è sempre la stessa: vogliono verità, solo quella. Nessun risarcimento può riempire il vuoto lasciato da un proprio caro che non c'è più: il fatto che non ci sia alcuna notizia certa sulla sparizione del volo Mh370 della Malaysia Airlines acuisce il dolore.

LE RICERCHE - Le ricerche si sono concentrate soprattutto nell'Oceano Indiano; non hanno mai trovato alcuna conferma le voci su un cambio di rotta verso nord dell'aereo. L'ultimo contatto risale a 40 minuti dopo il decollo, quando i due piloti hanno salutato la torre di controllo: in quell'esatto momento hanno disattivato manualmente i contatti: non si è mai capito perché. La scatola nera non è mai stata trovata. Le quattro navi impegnate nelle ricerche (con vari mezzi sottomarini) tra due mesi verranno richiamate alla base. Perlustrare cinquantamila chilometri quadrati di oceano non è servito a nulla.

LE IPOTESI - Nel tempo giornali, trasmissioni tv, siti internet hanno preso in considerazione tutte le ipotesi che possono esserci dietro la scomparsa del volo Mh370 della Malaysia Airlines partito da Kuala Lumpur e diretto a Pechino. L'ipotesi terrorismo non ha mai trovato nemmeno il minimo riscontro, benché fosse stata la prima ipotesi cavalcata dai media di mezzo mondo: nessuna rivendicazione, niente di niente. L'ipotesi politica vorrebbe che il pilota, Zaharie Ahmad Shah, o il copilota, Fariq Abdul Hamid, abbiano sfidato il governo della Malesia in un estremo gesto di sostegno al leader dell’opposizione Anwar Ibrahim, in carcere da tempo, facendo cadere volontariamente l'aereo.

NIENTE PROVE - L'ipotesi incidente per molti osservatori è l'unica realistica, ma le indagini sono limitate dalla mancanza di prove fisiche al momento, in particolare i registratori di volo. Perciò non esiste alcuna prova a sostegno di nessuna speculazione circa una qualunque causa dell’incidente. Alle ricerche hanno partecipato i migliori uomini delle migliori aziende al mondo del settore: Inmarsat, il costruttore di aerei Boeing, la società francese di elettronica aerospaziale Thales Group, l’agenzia governativa americana National Transportation Safety Board (NTSB) e la Australian Defence Science and Technology Organisation. Le famiglie delle vittime non hanno accettato i 50 mila dollari ciascuna di risarcimento: non vogliono soldi, bensì la verità.

LE TEORIE PIU' STRANE - Non mancano anche le teorie più fantasiose, che non si basano tuttavia su nulla di concreto. Uno scrittore inglese, Nigel Cawthorne , ha scritto un libro dal titolo “Flight MH370: The Mystery” in cui sostiene che l’aereo potrebbe essere stato abbattuto durante un’esercitazione militare congiunta tra Stati Uniti e Thailandia nel Mar Cinese Meridionale. E secondo altri articoli che trovarono un certo spazio sui tabloid in special modo britannici nelle prime settimane dopo la scomparsa dell'aereo, ci sarebbe stato un atterraggio segreto sull’isola britannica Diego Garcia. Mai confermato.

SCATOLA NERA -  La batteria di una delle scatole nere era scaduta da oltre un anno. Lo si legge in un rapporto di 584 pagine pubblicato oggi: era scaduta dal dicembre 2012; l'altra scatola nera, quella contenente le registrazioni delle conversazioni in cabina, era invece regolarmente funzionante. Ma non è certo un dettaglio in grado di spiegare la scomparsa del volo.

NEMMENO UN DETRITO - L'unica cosa certa è che, a un anno di distanza, del volo Mh370 non è stato trovato nemmeno un minuscolo detrito. Com'è possibile che un gigantesco Boeing 777, un vero gigante dei cieli, scompaia nel nulla senza che nessuna tecnologia di geolocalizzazione riesca a individuarlo? "Le ricerche non possono però proseguire per sempre", avverte Warren Truss, ministro australiano dei Trasporti.

mh 370, mistero irrisolto