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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Molestie nella redazione di Vice: "Tra le vittime anche la figlia di Veltroni"

Lo scandalo travolge il colosso dei media. Un'inchiesta del New York Times rivela l'esistenza di quattro patteggiamenti per risolvere accuse di molestie o diffamazione contro dipendenti di Vice, compreso l'attuale presidente

Un'inchiesta del New York Times ha fatto luce su una serie di casi di molestie e discriminazioni sessuali all'interno di Vice, colosso dell'informazione digitale molto popolare soprattutto tra i "millenials". Il NYT parla di quattro patteggiamenti conclusi dal gruppo per risolvere accuse di molestie o diffamazioni nei confronti di alcuni dipendenti di Vice, compreso l'attuale presidente. Tra le quattro donne che avrebbero firmato un accordo per la definizione amichevole delle vertenze ci sarebbe anche Martina Veltroni, figlia di Walter

Molestie a Vice, la figlia di Veltroni tra le vittime

Martina Veltroni, secondo quanto riferisce il quotidiano statunitense, si sarebbe accordata con Vice Media per un risarcimento dopo aver lamentato di aver subito "rappresaglie" in seguito a una relazione con il suo supervisore, Jason Mojica, ex capo di Vice News, licenziato lo scorso mese. Il New York Times ha precisato nell’articolo che Veltroni non ha voluto commentare la vicenda. L’accordo, per una cifra non resa pubblica, sarebbe stato basato sulla denuncia di Veltroni che in una lettera, secondo il NYT, accusava Mojica di aver fatto deragliare la sua carriera a Vice a causa della relazione tra loro. Vice allora avrebbe negato le accuse sostenendo che Veltroni tentava di trasformare la “relazione sessuale consensuale e desiderata” in una denuncia per abusi.

Mojica a sua volta avrebbe detto di non aver messo in campo una rappresaglia contro Martina Veltroni, ma poi, dopo un articolo pubblicato dal Daily Beast sulla cultura machista a Vice, il supervisore fu licenziato per un “comportamento non il linea con le politiche, i valori (di Vice) e con la maniera in cui si ritiene che colleghi debbano lavorare assieme”. Più di una ventina di donne, per la gran parte tra i venti e trent'anni, hanno testimoniato al NYT di aver subito o osservato comportamenti non in linea con un sano posto di lavoro, che andavano da baci forzati ad avance sessuali.

La replica di Vice dopo l'inchiesta sulle molestie

Tre dipendenti di Vice sono stati licenziati in seguito a questi fatti, ha annunciato Vice in un comunicato. “Dal più alto al più basso livello, abbiamo fallito, come impresa, nel creare un ambiente di lavoro in cui ciascuno, in primo luogo le donne, potesse ritenersi rispettato e capace di riuscire”, hanno dichiarato i cofondatori della casa di produzione, Shane Smith e Suroosh Alvi in un messaggio ai loro dipendenti, ripubblicato dal Times. 

“Questo si è prodotto per nostra responsabilità, abbiamo abbandonato troppa gente. Siamo realmente desolati”, hanno scritto ancora i due fondatori. “Vogliamo – ha proseguito – presentare le nostre scuse più sincere, oltre esprimere grande rimorso per aver contribuito a perpetuare il sessimo in seno al settore mediatico e alla società in generale”. I fondatori hanno inoltre messo in campo una serie di riforme interne, assumendo una nuova direttrice delle risorse umani e nominando un consiglio consultivo che include Gloria Steinem, un’esponente femminista. Vice Media, nata da un magazine gratuito di Montréal e trasformato dieci anni dopo in una company globale da 3mila dipendenti, produce reportage choc per la HBO.

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