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Venerdì, 29 Marzo 2024
Inaccettabile / Libano

La bimba morta a 10 mesi "perché mancano le medicine" dopo 3 giorni di febbre alta

Servirà un'inchiesta approfondita. L'ospedale nega responsabilità. La bimba di dieci mesi ha perso la vita dopo essere stata portata via da un ospedale alla periferia sud-est della capitale, le sono stati fatali un arresto cardiaco e una insufficienza respiratoria. In Libano manca tutto

Le autorità giudiziarie libanesi hanno aperto una inchiesta sulla morte nelle ultime ore di una bambina di 10 mesi: è deceduta dopo un ricovero in ospedale per una presunta prolungata  'assenza di medicinali' nel Libano funestato dalla peggiore crisi economica degli ultimi 30 anni. Manca tutto a Beirut: elettricità, medicinali, benzina, acqua corrente. Servirà un'inchiesta approfondita. La bimba di dieci mesi ha perso la vita in un ospedale alla periferia sud-est della capitale, le sono stati fatali un arresto cardiaco e insufficienza respiratoria. Secondo i familiari è deceduta 'per mancanza di medicinali' dopo 3 giorni di febbre altissima; in nessuna farmacia quel giorno c'erano farmaci anti-piretici e altri medicinali per abbassare la febbre solitamente molto diffusi in commercio.

L'ospedale centrale di Mazboud ha però negato pubblicamente qualsiasi responsabilità. In una dichiarazione, l'ospedale ha affermato di aver dato "cure complete e appropriate, comprese tutte le medicine necessarie". L'ospedale ha aggiunto che la bimba è morta dopo essere stata temporaneamente portata via dalla struttura per essere curata altrove. La dottoressa Kamal Mourad, che ha parlato a nome dell'ospedale all'AFP, ha detto che era stata portata via senza previa consultazione.

Il Libano è sull'orlo del baratro, è in default finanziario: non ci sono fondi per continuare a sovvenzionare le importazioni di beni di prima necessità, come farina, medicine e benzina. Il governo ha decretato ufficialmente il default a marzo 2020. Il sistema bancario è fallito, imponendo di fatto un controllo dei capitali ai piccoli e medi risparmiatori, tagliati fuori dai loro conti correnti in valuta pesante. La lira locale ha perso il 92% del suo valore rispetto al dollaro in quasi due anni dal palesarsi della crisi. Il potere d'acquisto dei lavoratori pubblici, pagati in lire libanesi, è crollato: uno stipendio che due anni fa valeva circa mille dollari in lire libanesi, oggi vale 80 dollari. Tre giorni fa le farmacie hanno scioperato su tutto il territorio nazionale proprio per protestare contro l'incapacità del governo di intervenire con urgenza per risolvere la carenza di medicinali. Il problema è reale, concreto.

Gli ospedali privati e pubblici hanno denunciato la crescente mancanza di elettricità che impedisce alle strutture sanitarie di operare. I familiari della piccola e numerosi loro conoscenti e parenti sono scesi in strada, in quartiere a sud-est di Beirut, interrompendo la circolazione di auto per protestare contro la morte della bimba. I suoi genitori non sono stati in grado di trovare i farmaci necessari per curare la febbre: questo è un dato di fatto. Per tutto il resto, occorre cautela. A Beirut e in tutto il Libano ogni giorno un terzo dei minori del paese va a letto senza cibo (dati Onu). 

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