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Venerdì, 29 Marzo 2024
Argentina-INGHILTERRA / Argentina

Buenos Aires non piange la morte di Margaret Thatcher

Nessun comunicato ufficiale del governo. E nel paese è sempre vivo il ricordo dell'affondamento dell'incrociatore "Belgrano". Il Clarìn cinico: "Troppi gin tonic"

Il governo argentino non ha rilasciato alcun commento ufficiale per la morte dell'ex premier britannico Margaret Thatcher, al governo durante la guerra delle Falkland e scomparsa ieri all'età di 87 anni.

L'agenzia di stampa argentina Telam ha tuttavia ricordato "il dirigente politico che provocò la guerra delle Malvine (la denominazione argentina dell'arcipelago, di cui Buenos Aires reclama la sovranità, ndr)", affermando che l'affondamento dell'incrociatore "Belgrano" (costato la vita a 323 militari) resterà "per il mondo intero, salvo Londra e i suoi alleati, un crimine di guerra".

La Generale Belgrano era un incrociatore della Marina militare argentina, schierato nel corso della guerra contro la Gran Bretagna del 1982. Il 2 maggio di quell'anno, il sommergibile nucleare britannico Conqueror, per ordine diretto del primo ministro Margaret Thatcher, lanciò tre siluri contro la Generale Belgrano. Due siluri su tre andarono a segno, e il comandante argentino fu costretto a ordinare l’abbandono nave. Il grosso dell’equipaggio si salvò, ma oltre trecento giovani soldati morirono. L’azione del Conqueror deliziò i nazionalisti britannici (il Sun titolò “Beccati !”) e fece inorridire i pacifisti.

Ancora oggi, l’affondamento della Generale Belgrano è il simbolo stesso della guerra delle Falklands. Per capire quanto sia profondo nel paese il ricordo dell'incrociatore Belgrano, bati pensare che la federcalcio argentina avrebbe voluto cambiare il nome del campionato di serie A, intitolandolo all’ “Incrociatore generale Belgrano”.

E' particolarmente cinica la stampa argentina nel commentare la morte di Margaret Thatcher. Il Clarin ricorda che "la vita del più controverso premier britannico del XX secolo è terminata con la demenza senile". "Relegata nella sua casa nel quartiere di Knightsbridge, controllata da una infermiera e senza poter uscire in strada percé si perdeva", ha scritto il Clarin ricordando che "prima aveva sofferto gli strascichi di troppi gin tonic". E poi: "Nessuno come lei ha diviso la società britannica". Fu la "prima a capire che si poteva negoziare con Gorbaciov nel preludio della fine della guerra fredda" ma è anche "riuscita a distruggere il movimento sindacale" nel suo Paese. Sulla guerra con l'Argentina, il quotidiano scrive che le "Malvinas la salvarono da un'ondata di impopolarità che minacciava di seppellire la sua gestione".

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