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Sabato, 20 Aprile 2024
Atroci sospetti / Argentina

Cocaina adulterata, almeno 20 morti: due ipotesi all'origine della strage

Le autorità bairensi stanno cercando di individuare la sostanza tossica per toglierla dalla circolazione. Il bilancio probabilmente si aggraverà ancora

In Argentina la cocaina adulterata ha ucciso almeno 20 persone e ne ha fatte finire almeno 50 negli ospedali della regione di Buenos Aires. Un'intossicazione da cocaina tagliata male nei sobborghi della sterminata capitale. "Coloro che hanno comprato la droga nelle ultime 24 ore devono buttarla", è l'invito del responsabile della Sicurezza della provincia di Buenos Aires, Sergio Berni. Le autorità stanno cercando di individuare la sostanza tossica per toglierla dalla circolazione. Operazioni di polizia sono state condotte nel sobborgo popolare di Tres de Febrero.

Un laboratorio specializzato di La Plata sta analizzando le sostanze sequestrate. L'allarme e' scattato ieri mattina, quando numerose persone sono morte e altre sono state ricoverate per intossicazione in tre diversi ospedali bairensi, a Hurlingham, Tres de Febrero e San Martin. Molti di loro hanno riferito ai sanitari di aver assunto cocaina. Le vittime, fra le quale alcuni uomini di trenta e quarant'anni, hanno manifestato violente convulsioni e sono state stroncate da infarti fulminanti: "C'e' un componente importante che attacca il sistema nervoso centrale", ha ipotizzato Berni. Gli investigatori temono che il bilancio degli intossicati possa crescere nelle prossime ore: si ipotizza che ci siano consumatori che non hanno nemmeno avuto il tempo o i mezzi per chiamare i soccorsi o raggiungere l'ospedale più vicino. 

Le autorità sospettano che la sostanza usata per tagliare la cocaina contenesse un forte sedativo o altro. Nel quartiere di Tres Febrero gli abitanti hanno lanciato pietre contro la polizia per contestare arresti e perquisizioni. Un rapporto del 2019 sul consumo di droga nelle Americhe ha segnalato l'Argentina come il paese con il terzo tasso più alto di consumo di cocaina per persona dopo Stati Uniti e Uruguay.

"Supponiamo che una banda di narcotrafficanti voglia rovinare gli affari della sua concorrenza per impadronirsi del territorio - scrive oggi il Clarin , uno dei principali quotidiani del paese Domanda: avveleneresti la droga del tuo rivale per uccidere i clienti e quindi farlo affondare? C'è qualcuno capace di fare una cosa del genere? E, soprattutto: quel "qualcuno" non ha calcolato che una mossa simile sarebbe rivoltata anche contro di lui, intaccando la fiducia dei consumatori in generale e scatenando una caccia poliziesca dalle conseguenze imprevedibili?". C'è anche un'altra ipotesi, quella del narcotrafficante che ha cercato di tagliare la droga in modo inedito per ottenere maggiori profitti e, "per pura brutalità, ha prodotto un mix velenoso. È qui che il veleno per topi entra in gioco come sostanza mortale. In molti ne hanno parlato ma finora non è stato confermato da nessuna fonte ufficiale".

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