Gaza, continuano gli attacchi israeliani. Morti altri tre palestinesi
a venerdì sale a 21 il numero delle persone uccise sotto i colpi dei droni. Dalla Palestina oltre cento missili, quasi tutti neutralizzati dal nuovo scudo antimissile israeliano
Un ragazzo palestinese, Tamer Azzam, 15 anni, è stato ucciso stamane mentre si recava a scuola a Sundanya, nel nord della striscia di Gaza, colpito da un drone israeliano. Nello stesso attacco cinque suoi compagni sono rimasti feriti. A spiegare su facebook la dinamica dell'attacco è Michele Giorgio, inviato de Il Manifesto, che in un post precedente fa il conto dei caduti da venerdì: venti.
Le altre due persone morte oggi si sono invece registrate nel cuore della striscia, ma ancora non sono note le sue generalità.
L'escalation di sangue ha avuto inizio venerdì ma la chiusura del valico di Erez a partire dal pomeriggio del giorno stesso impedisce ai media internazionali di avere notizie più chiare di quanto sta avvenendo nella striscia.
Stando ai racconti dei reporter presenti, soprattutto palestinesi, e alle testimonianza sui social network si riesce però a tenere il conto dei morti, tutti caduti sotto gli attacchi aerei israeliani, ai quali i palestinesi hanno risposto con un centinaio di razzi.
Il motivo dei missili palestinesi, stando a quanto dichiarato, è il lancio di un missile che ha colpito la berlina di Zuhar a-Qaissi e del suo genero Mahmoud Hanini, leader dei Comitati di resistenza popolari, succursale di Hamas. Un'esecuzione mirata contro chi, stando alle spiegazioni del governo israeliano, "stava pianificando attentati contro il nostro paese". Intercettati e neutralizzati il 90% dei missili lanciati dalla striscia grazie al nuovo scudo antimissile, l'Iron Drome, l'aviazione israeliana ha iniziato a colpire Gaza, causando in una sola giornata, quella di venerdì, la morte di 15 palestinesi.
