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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Siria, si muore ancora in attesa della tregua: almeno 90 vittime

Con una lettera in lingua araba, l'inviato speciale americano per la Siria Michael Ratney ha chiesto "alle fazioni dell'opposizione armata" siriana di rispettare l'accordo di cessate il fuoco concluso venerdì sera a Ginevra dai capi delle diplomazie americana e russa

Poche ore dopo l'accordo tra Stati Uniti e Russia per il cessate il fuoco in Siria, almeno novanta persone sono state uccise in una serie di attacchi aerei, 58 i morti a Idlib e 32 nella zona a nord di Aleppo.

La maggior parte delle vittime sono civili. Secondo fonti locali, ci sarebbero stati due raid aerei: il primo ha colpito il mercato, il secondo ha colpito i mezzi di soccorso. Dalla primavera 2015 la gran parte della provincia di Idlib è nelle mani di un'alleanza di ribelli, islamisti e jihadisti. Una zona regolarmente bombardata dalle forze di Assad sostenute dalla Russia.

In attesa della tregua che dovrebbe scattare domani al tramonto, il regime siriano di Bashar al Assad fa sapere di essere stato a conoscenza dei contenuti dell'accordo raggiunto ieri notte tra Stati Uniti e Russia e di aver dato il proprio consenso sin dall'inizio.

In una nota diffusa dall'agenzia ufficiale Sana, il governo siriano conferma quindi di accettare i punti dell'accordo che prevedono che le truppe del regime non attaccheranno le aree controllate dall'opposizione moderata e alleata degli Usa, aree che saranno ben delineate rispetto a quelle dell'Isis e del Fronte Fatah al Sham, che prima si chiamava Fronte al Nusra. L'opposizione in cambio deve aderire alla tregua. 

Siria, immagini di una guerra civile

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