Charlie Hebdo, ucciso il leader di al Qaeda che rivendicò la strage di Parigi
Nasser al-Ansi, considerato la mente dell'attacco al giornale satirico, è morto in un raid missilistico statunitense nello Yemen condotto da un drone
Nasser al-Ansi, importante esponente di al Qaeda nella Penisola arabica, che aveva rivendicato la strage alla sede parigina del settimanale francese Charlie Hebdo, è morto in attacco missilistico statunitense nello Yemen condotto da un drone, un velivolo armato teleguidato. Lo ha reso noto la stessa organizzazione terroristica.
Al-Ansi è stato colpito e ucciso nella località yemenita di Mukalla, conquistata recentemente dalle milizie islamiste. Nell'operazione sono state uccisi altri sette combattenti, tra i quali anche il figlio di al-Ansi.
Il volto di al-Ansi era divenuto particolarmente noto in occidente dopo l'attentato di Parigi. Fu proprio lui a rivendicare a nome di al Qaeda il massacro di 12 persone del 7 gennaio a Parigi.
Aqap (Al-Qaeda in the Arabian Peninsula) "rivendica la responsabilità di questa operazione di vendetta per il messaggero di Dio", aveva fatto sapere al-Ansi, definendo l'attacco come "la benedetta battaglia di Parigi".