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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso / Stati Uniti d'America

"Morto di fame in cella": era detenuto per un furto da 5 dollari

Un ragazzo afroamericano di 24 anni con problemi mentali aveva rubato una bibita, uno snack e una fetta di torta. Ora è stato trovato morto all'interno della sua cella. La denuncia dei familiari: "Quattro mesi in cella senza toccare cibo"

Era stato arrestato il ventidue aprile scorso per un furto in un negozio da meno di cinque dollari: una bibita, uno Snickers e una fetta di torta. E mercoledì - dopo quattro mesi di prigione - il 24enne Jamycheal Mitchell, che aveva problemi mentali, è stato trovato morto all'interno della sua cella. Il quotidiano britannico Guardian ha dedicato un lungo articolo alla vicenda.

Mentre l'autopsia è ancora in corso, le autorità della prigione di Hampton Roads, a Portsmouth, Virginia, lo stesso luogo in cui è stato arrestato, sostengono che il decesso sarebbe avvenuto per cause naturali. Sempre il 22 aprile, a pochi chilometri di distanza è stato ucciso da un agente il 18enne afroamericano William Chapman, che aveva commesso un piccolo furto all'interno di un supermercato. Ma la famiglia di Mitchell sostiene che il 24enne sia morto per malnutrizione (continuava a rifiutare i pasti) e per non aver voluto sottoporsi alle cure che prevedevano che assumesse psicofarmaci per trattare i suoi disturbi.

La zia del ragazzo, un'infermiera, ha detto che aveva perso peso e il suo corpo ormai era privo di massa muscolare, ricordando inoltre che il nipote era affetto da disturbi bipolari e da schizofrenia. A parte alcuni media locali, scrive il Guardian, nessuno ha dato spazio alla storia di Mitchell che viveva con la madre e non aveva un lavoro.

"Non ha mai fatto del male ha nessuno", ha continuato la zia. In realtà dieci giorni dopo essere stato spostato nella prigione di Hampton Roads, un giudice aveva chiesto di trasferire il ragazzo nell'Eastern State hospital, un ospedale statale per persone con problemi mentali. Ma la richiesta era stata respinta perché non c'erano posti disponibili. Adesso le autorità stanno cercando di capire di chi sia la colpa e perché il 24enne - che era già stato arrestato altre volte per piccoli furti - si trovasse in prigione e non fosse stato trasferito in un ospedale psichiatrico oppure rilasciato su cauzione.
 

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