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Giovedì, 25 Aprile 2024
Immagini shock / Brasile

L'uomo "gassato" dalla polizia nel bagagliaio

La morte, atroce, di Genivaldo de Jesus Santos, bloccato in un'auto della polizia dove è stata fatta esplodere una granata a gas, ha scatenato dure polemiche in Brasile.

La morte, atroce, di un uomo di colore, bloccato in un'auto della polizia dove è stata fatta esplodere una granata a gas, ha scatenato dure polemiche in Brasile. I fatti, così come sono stati riportati dai principali media brasilianI: la polizia ha fermato il 38enne Genivaldo de Jesus Santos nella città di Umbaúba, nello stato di Sergipe mercoledì. Secondo i video che sono stati diffusi, due agenti lo hanno rinchiuso nel bagagliaio da cui saliva un fumo denso. L'autopsia ha confermato che Santos è morto per asfissia. La polizia ha reso noto di aver aperto una procedura disciplinare e una indagine è stata avviata dalla polizia federale per chiarire le circostanze del caso su cui ci sono notizie contrastanti. La dichiarazione ufficiale della polizia dice che Santos è stato arrestato perché ha "attivamente fatto resistenza" all'approccio degli agenti e a causa della sua "aggressività" sono stati impiegati "tecniche di immobilizzazione e strumenti offensivi a basso potenziale".

Diversa la versone del nipote di Santos, Wallison de Jesus, che ha dichiarato invece ai media locali di essere stato presente sulla scena: lo zio stava guidando in autostrada quando la polizia lo ha fermato, e gli ha chiesto di togliere la maglietta. Inoltre, è emerso che l'uomo era in cura per schizofrenia e si è innervosito quando i poliziotti hanno trovato le ricette mediche relative. Il nipote ha dichiarato di aver messo in guardia gli agenti sulle condizioni dello zio e allora "la tortura è iniziata". Nei video diffusi sui social si vede l'uomo con metà del corpo, testa e busto, bloccate dentro il bagagliaio dagli agenti, e le gambe fuori, mentre un oggetto che sembra una granata a gas viene lanciata nel veicolo. La polizia, resasi conto che l'uomo era incosciente, lo ha trasportato immediatamente all'ospedale dove è stato dichiarato morto poco dopo.

Ieri Genivaldo è stato sepolto: forte l'emozione di amici e familiari riunitisi al cimitero di Umbaúba. La bara è stata accolta con applausi e richieste di giustizia. Prima del funerale, i residenti del comune hanno protestato per chiedere giustizia e hanno chiuso una delle corsie dell'autostrada con pneumatici in fiamme. 

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