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Martedì, 16 Aprile 2024
TERRORISMO

Il mullah Omar "è stato ucciso": il leader talebano colpito in Afghanistan

Lo ha annunciato oggi una fonte ufficiale del governo afghano. La notizia sarebbe stata confermata durante una riunione dei vertici della sicurezza.

Il Mullah Omar, leader dei talebani afghani, "è stato ucciso". Lo ha annunciato oggi una fonte ufficiale del governo afghano citato dal giornale locale "Etilaatroz", il quale ha aggiunto che la notizia del decesso di Omar è stata confermata durante una riunione di responsabili della sicurezza del Paese asiatico.

Negli ultimi mesi, le voci sulla possibile morte della guida suprema degli studenti coranici afghani si sono moltiplicate anche se il sito web dei talebani continua a pubblicare suoi discorsi. Lo scorso aprile, cercando di smentire le voci sulla sua morte, i talebani hanno diffuso una lunga biografia del Mullah Omar.

Sta di fatto che il massimo leader talebano non si era più visto dal 2001, quando gli Usa attaccarono i talebani in Afghanistan.  Figlio di braccianti, è cresciuto tra le capanne del villaggio di Singesar, presso Qandahar (Afghanistan). Secondo alcune fonti è sposato e ha almeno due mogli e cinque figli che studiano nella sua madrasa. 

Da ragazzo ha combattuto con i mujahidin contro l’esercito sovietico. In seguito alla cacciata dei sovietici dall'Afghanistan, avvenuto nel 1989, ʿOmar si pose a capo di un gruppo di afghani, poi denominati Talebani.

Nell'aprile 1996 i sostenitori del mullah gli diedero il titolo di Amīr al-Muʾminīn (comandante dei credenti) e sotto il suo comando le autorità talebane applicarono la shari'a, la legge islamica.

Dopo il crollo delle Torri Gemelle, gli Stati Uniti hanno offerto 10 milioni di dollari di ricompensa per informazioni che aiutino a catturarlo e di 25 milioni per la sua cattura.

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