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Martedì, 16 Aprile 2024
Terrorismo / Russia

Mosca, donna in metro con la testa di una bimba: gridava "Allah Akbar"

La stazione è stata circondata dalla polizia. La donna è stata arrestata e accusata di omicidio. Secondo le prime informazioni raccolte dai media russi, sembra che fosse la tata della bambina

Brandiva la testa mozzata di una bambina e urlava "Allah akbar", "Dio è il più grande". Attimi di terrore a Mosca, quando una infermiera di 39 anni si è avvicinata alla stazione della metropolitana Oktiabriskoie Pole, zona semi-centrale della capitale, con in mano la testa di una bambina morta. 

La stazione è stata circondata dalla polizia. La donna è stata arrestata e accusata di omicidio. Secondo le prime informazioni raccolte dai media russi, sembra che la donna fosse la tata della bambina.

La donna, originaria dell'Uzbekistan, avrebbe gridato "Allah è Grande" quando la polizia l'ha fermata presso una stazione della metropolitana, Oktrjabrskoe Pole, nel Nord-Ovest della capitale.

In base alle prime indiscrezioni e le già numerose opinioni di esperti pubblicate dai media russi, si tratterebbe di una psicopatica, subito identificata: lavorava da un anno e mezzo nella famiglia della bimba di due anni, che ha ucciso. La piccola avrebbe avuto problemi di ritardo nello sviluppo, con difficoltà a camminare.

Il sito di Moskovsky Komsomolets riferisce che la 'njanja' assassina ha dato fuoco all'appartamento dove lavorava, probabilmente dopo aver mozzato la testa della bambina ed essere uscita, diretta alla metropolitana. Nell'abitazione è stato ritrovato il corpicino senza testa e quel punto è scattata la caccia alla baby sitter scomparsa: alla vista degli agenti che le hanno intimato di fermarsi, la donna ha minacciato di farsi esplodere.  In basso il video.

Attenzione, immagini scioccanti e assolutamente non adatte ad un pubblico sensibile. 


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