rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
il monito / Russia

La minaccia di Mosca: "Per colpa dell'Occidente è in arrivo una tempesta globale"

Secondo Zelensky, quest'inverno la Russia si prepara a sferrare un attacco decisivo sull'energia a tutti gli europei

Sta iniziando una "grande tempesta globale" a causa delle azioni dell'Occidente. E' la previsione minacciosa del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, espressa in un'intervista all'agenzia di stampa russa Tass. "Per molti versi ci sono ragioni oggettive, ma ci sono anche ragioni soggettive" per questa tempesta globale, ha spiegato Peskov, puntando il dito contro "decisioni e azioni assolutamente illogiche e spesso assurde da parte delle autorità di Stati Uniti, Ue e dei singoli europei Paesi". In questo contesto, ha aggiunto, la Russia riesce ancora a "mantenere una macrostabilità".

La tesi espressa Peskov è stata anticipata anche dal presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, che nel suo video messaggio serale ha lanciato un monito: "Quest'inverno, la Russia si prepara a sferrare un attacco decisivo sull'energia a tutti gli europei".

Il prezzo del gas verso "livelli record"

Il tema del gas è quindi al centro della tensione tra Russia e Ue. Da mesi il colosso energetico russo Gazprom e Mosca utilizzano il gas per fare pressione sui paesi dell’Unione Europea che in seguito all’invasione dell’Ucraina hanno imposto a Mosca pesanti sanzioni economiche.

Il vice premier russo con delega per l'energia Alexander Novak tuttavia sostiene che il blocco di Nord Stream sia dovuto unicamente alle sanzioni europee che hanno impedito le adeguate riparazioni violando i contratti e non ha escluso ulteriori aumenti del prezzo del gas in Europa che potrebbe toccare "livelli record". L'alto funzionario russo ha puntato il dito contro Siemens Energy per aver violato i termini contrattuali relativi alla manutenzione tecnica delle turbine e ha smentito le speculazioni secondo cui la Russia starebbe deliberatamente rifiutando di ricevere una turbina Nord Stream per limitare le forniture di gas. Per Peskov, è quindi l'Unione Europea che deve riparare il gasdotto Nord Stream 1 in modo che possano riprendere le spedizioni di gas naturale verso la Germania. 

Inoltre Novak, come il portavoce del Cremlino, Peskov, non hanno escluso ulteriori aumenti dei prezzi del gas in Europa a causa delle politiche "miopi" dell'Ue che hanno portato al "collasso" del mercato energetico europeo.

La tempistica dell'ulteriore stop al gasdotto è sospetta e fa pensare a una rivalsa di Mosca. La conferma della chiusura del Nord Stream, che trasporta gas naturale dalla Russia all’Europa, è arrivata dopo una giornata in cui i paesi del G7 avevano trovato un accordo per introdurre un limite al prezzo del petrolio russo e in seguito alle parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che aveva aperto alla possibilità di applicare il price cap anche per il gas.

La corsa allo stoccaggio del gas si fa sempre più veloce. I depositi di gas della Germania hanno raggiunto il livello dell'85,02%, superando con anticipo la soglia che il regolamento tedesco metteva come obiettivo per il primo ottobre. Nonostante lo stop delle forniture su Nord Stream 1, la Germania si sente più tranquilla, proprio grazie a questo risultato, rivendicato nei giorni scorsi dallo stesso Olaf Scholz, secondo il quale la Germania è attrezzata per superare l'inverno. Anche l'Italia corre ai ripari per affrontare il difficile inverno. Il livello di riempimento degli stoccaggi in Italia, al settembre, si attesta all'83,33% contro 81,17% come media Ue. Secondo i dati del Gie (Gas Infrastructure Europe) la Francia invece si attesta al 92,4%.

Avanti con le sanzioni a Mosca

La numero uno della Commissione Ue sembra volere proseguire sulla strada dell'introduzione del tetto del prezzo al combustibile russo. La conferma, seppur non esplicitata, arriva a seguito di una telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avuta nella mattina del 4 settembre.

Come rende noto il leader ucraino su Twitter, i due hanno discusso dell'assegnazione della prossima tranche di aiuti macro finanziari dell'Ue il prima possibile, così come hanno sottolineato la necessità di preparare l'ottavo pacchetto di sanzioni, compreso il divieto di rilasciare visti ai cittadini russi.

Per il presidente ucraino, nella telefonata si sono coordinate le misure per limitare i profitti della Russia dalla vendita di petrolio e gas. Von der Leyen e Zelensky hanno affrontato anche il tema dell'ingresso di Kiev nell'Ue. I due leader hanno discusso sulla possibilità di una rapida valutazione da parte della Commissione europea non appena l'Ucraina avrà soddisfatto le sue sette raccomandazioni per l'iter di ingresso dell'Ucraina in Ue.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La minaccia di Mosca: "Per colpa dell'Occidente è in arrivo una tempesta globale"

Today è in caricamento