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Giovedì, 28 Marzo 2024
Verso la svolta / Ucraina

Mosca e Kiev hanno raggiunto un accordo sul grano ucraino

Nella giornata di domani sarà firmato la prima intesa sui corridoi per l'esportazione di cereali dai porti dell'Ucraina

Si sta per sbloccare la crisi del grano bloccato nei porti ucraini che si affacciano sul Mar Nero. Nella giornata di domani 22 luglio a Instabul, in Turchia, sarà firmato quello che dovrebbe essere il primo vero accordo sui corridoi per l'esportazione di cereali dai porti dell'Ucraina. E soprattutto la prima intesa tra Mosca e Kiev dall'inizio della guerra il 24 febbraio.

L’annuncio arriva dalla Turchia: il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha infatti svolto nelle ultime settimane il ruolo di grande mediatore dell'intesa. L'accordo verrà sottoscritto dalle delegazioni russa e ucraina nel sontuoso Palazzo Dolmabahce, sullo Stretto del Bosforo. All'appuntamento - che si preannuncia storico - non mancherà nemmeno il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres: la sua presenza sancirà un accordo dalla levatura internazionale.

I passi precedenti

Già mercoledì 20 luglio, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva auspicato che potesse essere firmato entro la settimana l'intesa tra Mosca, Kiev, Ankara e Nazioni Unite sui corridoi nel mar Nero per l'esportazione del grano dall'Ucraina su cui si erano già tenuti colloqui in Turchia la scorsa settimana.

Che qualcosa si muovesse nell'aria era chiaro sin dall'incontro di tre giorni fa a Teheran tra Erdogan e il presidente russo Vladimir Putin, che aveva parlato di "progressi sull'esportazione di grano ucraino", cosa che aveva definito "un buon segno". Tuttavia, lo stesso Putin aveva sottolineato che qualsiasi accordo doveva comprendere anche le esportazioni bloccate di grano russo. Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu aveva dal canto suo affermato che "quando risolveremo questo problema, non solo verrà aperto il percorso di esportazione per il grano e l'olio di girasole dall'Ucraina, ma anche per i prodotti dalla Russia".

I primi dettagli

Di qui la svolta e l'annuncio. "L'accordo sull'esportazione di grano, di fondamentale importanza per la sicurezza alimentare globale, sarà firmato a Istanbul sotto gli auspici del presidente Erdogan e del segretario generale dell'Onu Guterres insieme alle delegazioni ucraina e russa", ha affermato il portavoce del leader turco Ibrahim Kalin.

Nella giornata di domani si conosceranno i dettagli, ma dalle prime indiscrezioni emerge che le spedizioni potrebbero riprendere da tre porti sotto il pieno controllo ucraino, ovvero Odessa, Pivdennyi e Chornomorsk. Secondo le stime, circa 25 milioni di tonnellate di grano e altri cereali sono bloccate nei porti ucraini. Un blocco che ha provocato una crisi alimentare mondiale, aggravando una condizione già precaria nei paesi dell'Africa e dell'Asia.

L'annuncio di un accordo viene salutato positivamente dall'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che già da tempo auspicava allo scioglimento dei nodi sul dossier del grano ucraino. L’agognata intesa tra Russia e Ucraina sul trasporto di grano e generi alimentari sembra ormai concreta. 

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