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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Venti miliardi in aeroporto da sei anni ma nessuno li reclama

Mistero a Mosca: il tesoro giace allo scalo Sheremetyevo dal 2007. A spedire il prezioso carico un iraniano. Le ipotesi: è il tesoro di Saddam o di Gheddafi

MOSCA - Mistero all'aeroporto Sheremetyevo dove giace, non reclamato dal 2007, un tesoro da 20 miliardi di euro. Potrebbe essere il "bottino" di Saddam Hussein, ma non si esclude sia invece quello dell'ex leader libico Muammar Gheddafi.

La vicenda è stata raccontata dal quotidiano Moskovsky Komsomolets ed è stata rilanciata dalla tv satellitare al Arabiya, che mette a fuoco chi ha spedito il prezioso carico: un personaggio noto alle cronache arabe per i suoi "loschi precedenti", l'iraniano 57enne Farzin Koroorian Motlagh, ricercato dalla polizia internazionale Interpol. 

Stando a quanto riporta l'emittente saudita, nel 2010 Motlagh avrebbe tentato di sottrarre 14 miliardi e 400 milioni di dollari Usa dalla Banca centrale di Abu Dhabi. La truffa sarebbe stata poi sventata dalla polizia degli Emirati arabi uniti la quale avrebbe arrestato due complici, uno dei quali statunitense, dell'iraniano che si sarebbe dileguato. Per la tv araba, l'iraniano potrebbe essere un "intermediario" tra Saddam o Gheddafi e le mafie russe.

Le autorità doganali russe hanno sollecitato il fantomatico proprietario a "presentarsi" per reclamare la propria fortuna, ma ad eccezione di alcuni truffatori, nessuno è stato in grado di dimostrare di essere il reale titolare dei soldi.

Il denaro, tutto in banconote da cento euro, partì da Francoforte e arrivò all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca il 7 agosto del 2007, privo della documentazione necessaria per la consegna.

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