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Sabato, 3 Giugno 2023
Mondo Iraq

Isis, nuovo orrore: centinaia di corpi scoperti nelle fosse comuni di Mosul

L'esercito iracheno ha riconquistato tutti i quartieri meridionali della capitale dello Stato Islamico nel Nord dell'Iraq: "Eliminati 950 jihadisti, e cento tra auto e moto-bomba. Messe in salvo 10mila famiglie". In fuga il 'califfo', Abu Bakr al-Baghdadi

MOSUL (Iraq) - "Il Daesh", acronimo equivalente in lingua araba a Isis, "faceva radunare e quindi giustiziare i condannati", senza distinzione di età: alcuni, anzichè essere passati per le armi, sono stati decapitati. Lo confermano i testimoni oculari delle violenze perpetrate dai miliziani dell'autoproclamato Stato Islamico: 10mila famiglie sono state liberate dall'incubo jihadista nel Nord dell'Iraq dove le forze di sicurezza di Bagdad hanno preso il controllo completo dei quartieri meridionali della città.

Il generale Shaker Jodat ha annunciato alla rete irachena al-Sumaria che 1.850 chilometri quadrati del sud di Mosul sono stati ripuliti dalla presenza dei terroristi dell'Isis e che i jihadisti eliminati sono come minimo 950. Secondo il generale Jodat, l'esercito iracheno ha distrutto inoltre 25 autobomba, 83 motobomba, 92 cinture esplosive ed un numero di veicoli provvisti di armi e missili. Sono 36, invece, i mortai confiscati che contenevano munizioni chimiche. Intanto, l'Iraq War Media Cell ha riferito che le forze popolari (a guida sciita) di Hashd al-Sha'abi hanno arrestato 7 membri dell'Isis nella provincia orientale di Diyala.

Nessuna notizia del 'califfo', Abu Bakr al-Baghdadi, che invece, secondo il governatore della provincia di Ninive, Nofal Hamadi al Sultan, sarebbe riuscito a mettersi in fuga in Siria.

L'Onu ha poi ricordato di aver ricevuto prove di fosse comuni e di notizie di casi di sfruttamento sessuale di donne e bambine, torture e uccisioni, reclutamento di bambini e altre gravi aberrazioni da parte di miliziani dell'Isis. Le forze irachene hanno rinvenuto almeno due fosse comuni, contenente i resti delle vittime dell'Isis, nei pressi di Mosul. La prima, contenere circa 300 corpi, nella città di Hamam al-Alil, la seconda lungo una strada sterrata fuori dal villaggio di Tall Adh-Dhahab, situato circa 10 chilometri a Sud di Mosul. Si vedono frammenti ossei sparsi sul posto, insieme a resti di indumenti e a diversi bossoli.

"La maggior parte delle vittime erano membri delle forze di sicurezza, dell'esercito e della polizia - ha spiegato il luogotenente Yahya Jumma - li hanno portati con i pickup, erano circa 40 persone secondo i testimoni che li hanno visti". "Certamente è una fossa comune - ha aggiunto - perchè un pastore ha assistito a tutta la scena. Le vittime son state portate fin qui e qui sono state giustiziate".

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