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Venerdì, 29 Marzo 2024
INDIPENDENTISMO / Belgio

I movimenti separatisti sono davvero una minaccia per l'Europa?

Tutti gli scenari pessimisti che negli ultimi anni ipotizzavano una spaccatura dell’Unione si sono dimostrati errati. Ma la paura del separatismo ha conseguenze già oggi sulla politica europea

I movimenti separatisti possono mettere a rischio in futuro l'esistenza stessa dell'Unione europea? Il tema è complesso, perché coinvolge paesi con situazioni molto diverse. L’Ue non potrà semplicemente prendere le distanze da tutto quel che succede in Scozia o in Catalogna. Una sfida nuova attende l'Europa. L'esito è imprevedibile.

Un singolo "episodio separatista", ad esempio in Scozia (il più probabile, a oggi), porterebbe a una serie di richieste analoghe provenienti da Paesi baschi, Catalogna, Sud Tirolo, Fiandre, Alsazia e Corsica, ad esempio. La paura del separatismo ha conseguenze già oggi sulla politica europea. Cinque dei ventisette paesi che fanno parte dell’Unione, ovvero Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia e Spagna non hanno ancora riconosciuto ufficialmente il Kosovo, temendo che un riconoscimento darebbe slancio ai movimenti indipendentisti interni.

Le acque sono agitate, ma una cosa è certa: i movimenti separatisti non sono irreversibili. I sondaggi sottolineano che in Scozia una netta maggioranza sarebbe decisa a votare per l’appartenenza al Regno Unito. A Barcellona i sondaggi dicono che i catalani vogliono un referendum, ma l'esito è ancora incerto. Nelle Fiandre i nazionalisti aspirano a una confederazione piuttosto che a una rottura definitiva.

"L’Ue dovrebbe adottare - secondo Ueobserver.com - una posizione chiara nei confronti dello status legale delle regioni separatiste: i popoli che aspirano all’indipendenza devono avere il diritto di prendere decisioni informate. In Scozia e in Catalogna il comune sentire dimostra che la probabilità di essere espulsi dall’Ue costituisce un forte deterrente nei confronti dell’indipendenza".

Tutti gli scenari pessimisti che negli ultimi anni ipotizzavano una spaccatura dell’Unione europea o della zona euro si sono dimostrati errati. Al contrario, la crisi non ha fatto altro che accelerato il processo di unificazione sotto l'aspetto fiscale, finanziario e politico.

La Germania è un caso emblematico: è senza ombra di dubio lo stato federale di maggior successo nell’Unione europea. Una forte governance regionale e il federalismo non sono incompatibili e l’autonomia regionale dà legittimità democratica a tutta la struttura federale. Fonte: Presseurop

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