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Giovedì, 25 Aprile 2024
La svolta

“Musk ci ripensa e compra Twitter”

L’eccentrico tycoon, riporta Bloomberg, avrebbe ‘resuscitato’ l’accordo concluso ad aprile per l’acquisto del social media a 54,2 dollari ad azione. Ma i diretti interessati non hanno ancora confermato l'indiscrezione

Alla Borsa di New York il titolo di Twitter è stato sospeso per eccesso di rialzo dopo che le indiscrezioni su un ritorno di fiamma tra il numero uno di Tesla, Elon Musk, e il social media hanno fatto schizzare le azioni della piattaforma. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, Musk avrebbe deciso di comprare Twitter alla tariffa pattuita all’inizio delle trattative: 54,2 dollari ad azione. L’accordo d’acquisto sottoscritto ad aprile era stato poi ritirato dal tycoon, scatenando l’ira del social media con base a San Francisco che aveva intrapreso un’azione legale contro Musk. 

La notizia del possibile ripensamento dell’eccentrico miliardario - sotto i riflettori fino a poche ore fa per una polemica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un goffo tentativo di mediazione tra Kiev e Mosca - ha rassicurato gli investitori sulla stabilità di Twitter. Il titolo ha dunque registrato un fulmineo +18% prima di essere sospeso. 

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L’indiscrezione di Bloomberg, che cita fonti anonime vicine al dossier, riferisce di un Musk disposto a ‘resuscitare’ quell’accordo di acquisto, già approvato dagli azionisti ma poi sconfessato dall’imprenditore, pur di bloccare sul nascere il processo di fronte ai giudici a suo carico intentato da Twitter. L’amministratore delegato di Tesla e SpaceX avrebbe messo nero su bianco la sua volontà di concludere la trattativa per l’acquisizione del social media. Tuttavia, i diretti interessati per ora si sono astenuti dal fare commenti. 

Musk, inizialmente interessato all’acquisto della piattaforma, aveva poi stracciato l'accordo a luglio dopo settimane di ‘cannonate’, anche a mezzo Twitter, contro l’amministrazione del social. Quest’ultima sarebbe responsabile, a detta di Musk, di aver occultato il numero effettivo di profili falsi presenti sulla piattaforma. Di qui il ritiro dell’offerta, il crollo di Twitter da 39 a 33 dollari ad azione e l’epilogo di fronte ai giudici del Delaware per decidere quale delle due parti avesse ragione.

Nelle settimane precedenti alla resa dei conti (l’inizio del processo è previsto per il 17 ottobre), la maggior parte degli esperti legali ha però previsto una strada in salita per Musk, chiamato a dimostrare un cambiamento delle condizioni tra l’accordo sottoscritto ad aprile e la retromarcia di luglio. Di qui il probabile ravvedimento di Musk, ancora non confermato dallo staff dell’uomo più ricco del mondo.

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