Il "Muslim ban" del presidente americano Donald Trump che vieta l'ingresso in Usa dei cittadini di 6 Paesi musulmani, sconvolge anche la Coppa del mondo 2018 di Mosca. Un calciatore della nazionale irachena, nel timore di essere colpito dall'ordine di Trump, ha rinunciato ad una partita valida per la qualificazione mondiali del suo Paese contro la rappresentativa australiana in programma il prossimo 23 marzo a Teheran, capitale dell'Iran, uno dei sei Paesi colpiti dal divieto.

E' la tv satellitare curda-irachena Rudaw a riportare l'assurda vicenda: "La lista dei convocati per la partita dell'Iraq contro l'Australia non include il nome di Jisten Meram", ha spiegato l'allenatore della Nazionale irachena Radi Shanshil. Nessun problema fisico e nessuna scelta tecnica: l'attaccante, che gioca nella squadra del campionato Usa, Columbus Crew, "ha chiesto di non essere convocato perchè ha timore delle possibile misure che potrebbe affrontare negli aeroporti al suo rientro negli Stati Uniti dopo la partita con l'Australia a Teheran". 

Proteste negli aeroporti contro il decreto di Trump sui rifugiati | Ansa

Classe '88, Justin David Meram è nato da genitori iracheni negli Stati Uniti nella Contea di Macomb, in Michigan: dal 2011 milita nelle fila dei Columbus Crew, squadra dell'Ohio, e nella sua carriera ha collezionato oltre 130 presenze nella Major League Soccer, segnando venti reti. Cittadino statunitense, ha scelto nel 2014 di rispondere alla convocazione della nazionale irachena. Convocazione che ora ha dovuto declinare per paura di non poter fare ritorno a casa.