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Venerdì, 29 Marzo 2024
verso nuovi orizzonti / Giappone

La Nato guarda al Giappone per contenere Russia e Cina

Stoltenberg ha espresso la necessità di mantenere "uniti e saldi" Giappone e Nato contro le minacce alla sicurezza poste da Cina, Corea del Nord e Russia

L'invasione russa dell'Ucraina e la crescente cooperazione militare tra Russia e Cina alimentano le preoccupazioni della Nato e dei suoi partner asiatici, in primo luogo il Giappone. Nell'ottica di rispondere ai pericoli globali, il Segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg ha incontrato a Tokyo il leader nipponico Fumio Kishida. Arrivato nella capitale giapponese dalla Corea del Sud, dove ha esortato Seul ad aumentare il suo sostegno militare all'Ucraina, Stoltenberg ha promosso il suo viaggio in Giappone come opportunità per rafforzare le relazioni tra la Nato e l'arcipelago nipponico, definito il "nostro partner di grande valore".

Il numero uno dell'organizzazione atlantica ha espresso la necessità di mantenere "uniti e saldi" Giappone e Nato contro le minacce alla sicurezza poste da Cina, Corea del Nord e Russia. Stoltenberg ha inoltre messo in guardia sulle misure di Pechino, che starebbe seguendo da vicino gli sviluppi dell'invasione russa dell'Ucraina per trarre "lezioni da essa che potrebbero influenzare le sue decisioni future".

La dichiarazione congiunta 

La maggiore collaborazione tra Alleanza Atlantica e Giappone è stata siglata con una dichiarazione congiunta, in cui si riafferma l'impegno ad approfondire la cooperazione bilaterale e con cui si rafforzano i valori comuni di libertà, democrazia, diritti umani e stato di diritto, oltre che interessi strategici. Kishida e Stoltenberg considerano fondamentale anche migliorare la cooperazione nel cyberspazio, nello spazio, nella disinformazione e in altri campi per rafforzare le loro capacità "per affrontare le sfide emergenti in nuovi settori".

Il Giappone, si legge nella nota, accoglie "con favore" la determinazione della Nato a rafforzare il dialogo e la cooperazione con i partner dell'Indo-Pacifico mentre la Nato sostiene la visione del Giappone di realizzare un "Indo-Pacifico libero e aperto" (FOIP). Stoltenberg ha dato il benvenuto alla nuova strategia nazionale di difesa e all'aumento delle spese militari al 2% del Pil, che porteranno l'esercito giapponese ad essere uno dei più "solidi" del mondo.

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La minaccia rappresentata dalla Cina

"Quello che sta accadendo oggi in Europa potrebbe accadere anche domani nell'Asia orientale", ha detto, facendo eco a un'opinione già espressa dal premier Kishida, che da tempo non nasconde i timori per le minacce militari della Cina e nucleari della Corea del Nord. 

La Cina "non è il nostro nemico", ha assicurato Stoltenberg, denunciando tuttavia la sua crescente presenza militare nell'Asia-Pacifico, le sue "molestie" nei confronti dei paesi vicini, le sue "minacce" nei confronti di Taiwan e le campagne di disinformazione contro l'Ucraina e la Nato.

IL viaggio del numero uno della Nato in Asia è volto a rafforzare i legami dell'organizzazione con i suoi principali alleati nella regione, la Corea del Sud e il Giappone. Mentre l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico raggruppa 30 paesi in Europa e Nord America, Stoltenberg continua a corteggiare alcuni paesi asiatici per contenere le minacce di Cina e Corea del Nord. 

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