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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mondo Tunisia

Si continua a morire nel Mediterraneo: doppio naufragio, recuperati anche i corpi di donne e bambini a largo della Tunisia

Secondo un portavoce della Guardia Nazionale, i migranti provenivano in maggioranza dall’Africa subsahariana per tentare di raggiungere l’Europa a bordo di due imbarcazioni di fortuna

Ancora morti nel Mediterraneo. La guardia nazionale tunisina ha recuperato i corpi di almeno 39 migranti, compresi quelli di quattro bambini e nove donne, dopo l’affondamento di due barconi a largo di Sfax, nella Tunisia orientale, mettendo in salvo più di 160 persone. Lo ha annunciato il ministero della Difesa tunisino, secondo quanto riportano i media locali.

Secondo quanto ricostruisce l’AFP, le due imbarcazioni erano partite durante la notte ed erano state poi avvisate dalle unità dalla guardia costiera. “I corpi di nove donne, quattro bambini e un uomo sono stati recuperati”, ha confermato il portavoce della Guardia Nazionale, Houcem Eddine Jebabli.

Le due imbarcazioni erano salpate nella notte, con a bordo migranti che provenivano in maggioranza dall’Africa subsahariana per tentare di raggiungere l’Europa, secondo Houcem Eddine Jebabli. 

Migranti, da gennaio a oggi più di 5000 sono sbarcati in Italia

Nonostante le difficili condizioni meteorologiche, anche in inverno continuano a salpare imbarcazioni di fortuna dalle coste dell'Africa per attraversare il Mediterraneo centrale e sperare di arrivare in Europa.

Secondo i dati del cruscotto giornaliero del ministero dell’Interno, tra il 1 gennaio e il 9 marzo sono sbarcati in Italia 5.808 migranti (1.039 a gennaio, 3.895 a febbraio e 874 in questi primi giorni di marzo), compresi 493 minori non accompagnati. Al momento dello sbarco nel 2021 la maggioranza dei migranti ha dichiarato di essere di nazionalità tunisina (754) , seguita poi dalla Costa d’avvio, Guinea, Bangladesh, Eritrea, Algeria, Sudan, Egitto, Mali e Marocco. 

sbarchi migranti gennaio-marzo 2021-2

"Dai trafficanti fake news per i migranti"

I Servizi di informazione e sicurezza nel corso della relazione annuale al Parlamento avevano citato ricerche di intelligence che avevano “fatto emergere un uso sempre più frequente dei social network da parte dei trafficanti libici per la promozione delle traversate, anche con la diffusione di notizie false, quale la possibilità di ottenere facilmente permessi di soggiorno e sanatorie".

Dalla relazione dell'intelligence erano emerse le "acquisite indicazioni sull'attivismo, specie nell'area di Sfax, di consorterie criminali ‘indipendenti’ composte da soggetti di nazionalità tunisina. Seppur in misura minore, è emerso il dinamismo di gruppi criminali anche nelle zone confinarie con la Libia, soprattutto per le partenze verso la Sicilia sud-occidentale. Le sinergie tra reti di trafficanti operanti nei due Paesi hanno concorso ad alimentare la direttrice che vede il trasferimento di migranti dalla Libia, via terra, verso le località marittime della Tunisia ed il successivo imbarco in direzione delle nostre coste. Le acquisizioni hanno confermato l'utilizzo di imbarcazioni di piccole dimensioni - consentito dalla prossimità delle coste tunisine a quelle italiane - che ha alimentato il fenomeno dei cosiddetti sbarchi autonomi (o fantasma)”. 

Oltre 5mila migranti da inizio anno: numeri raddoppiati grazie alle fake news dei trafficanti 

Articolo aggiornato alle 17:46 con il nuovo bilancio delle vittime

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