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Venerdì, 29 Marzo 2024
MEDIO ORIENTE

Gaza, Hamas dice no alla tregua: "Sarebbe una resa"

Israele accetta la proposta egiziana di cessate il fuoco a Gaza. Ma c'è il no di Hamas: "In tempi di guerra non cessi il fuoco per negoziare in seguito". Abu Mazen: "Fermiamo lo scorrimento di sangue"

ROMA - Questa pace non s'ha da fare. Subito messi a tacere i propositi di cessate il fuoco in Medio Oriente. Se Israele, al termine di una riunione del gabinetto di sicurezza dello Stato ebraico convocata dal premier Benjamin Nethanyahu, ha subito accettato la proposta egiziana di un armistizio con Hamas, lo stesso gruppo palestinese ha detto no. 

"Un cessate il fuoco senza giungere a un accordo definitivo è escluso - ha spiegato il portavoce, Fawzi Bahroum - In tempi di guerra non cessi il fuoco per negoziare in seguito".
La proposta egiziana di tregua è stata respinta anche dal braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedine al Qassam, che l'hanno definita "una resa" ed hanno minacciato di intensificare le loro operazioni contro Israele. 

Contrariato il presidente palestinese, Abu Mazen, che aveva accolto con soddisfazione la proposta egiziana di cessate il fuoco, lanciando un appello a tutte le fazioni palestinesi affinché accettino il piano del Cairo "per fermare lo scorrimento di sangue e proteggere gli interessi nazioni di tutto il popolo".

Abu Mazen, secondo quanto riferito dal quotidiano Haaretz, ha manifestato la speranza che l'iniziativa del Cairo possa "spianare la strada agli sforzi diplomatici che dovrebbero portare alla fine dell'occupazione e alla creazione di uno Stato palestinese".

Dal suo canto, Hamas esige la fine dei bombardamenti, la revoca del blocco imposto a Gaza dal 2006, l'apertura del valico di frontiera di Rafah e il rilascio di tutti i prigionieri come previsto nell'accordo di scambio con il soldato israeliano Gilad Shalit.

Nella notte non si è placata la tensione tra Israele e Palestina nella Striscia di Gaza e i combattimenti sono andati avanti. L'aviazione israeliana ha compiuto venticinque raid sul territorio palestinese che, secondo un portavoce militare, "hanno colpito alcuni obiettivi terroristici". Due persone sono rimaste uccise, tra cui una donna, ha precisato il portavoce del servizio sanitario palestinese, Ashraf al-Qudra. I raid mortali sono stati compiuti a Rafah e Khan Younis. Nelle stesse ore, due razzi sono stati lanciati da Gaza contro il sud di Israele, senza fare vittime né danni gravi.

Intanto, la diplomazia internazionale continua a lavorare per un ritorno alla calma nella regione. Oggi è previsto l'arrivo al Cairo del segretario di Stato Usa, John Kerry. Il ministro degli Esteri italiano e presidente di turno dell'Unione europea, Federica Mogherini, sarà invece in Israele e Palestina per colloqui con il premier Benjamin Netanyahu e il presidente Abu Mazen. Nelle stesse ore è prevista anche la visita dell'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier.

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