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Giovedì, 18 Aprile 2024
Mondo Venezuela

"Il venerdì non si lavora per risparmiare energia"

La ricetta del presidente venezuelano Maduro contro la crisi: settimana corta fino a giugno

I lavoratori venezuelani non lavoreranno il venerdì per i prossimi due mesi. Si tratta di una delle misure inserite nel piano d'emergenza del governo per risparmiare energia elettrica nell'ambito della grave crisi che sta colpendo il Paese dell'America Latina con l'inflazione galoppante, continui black-out e la mancanza di beni primari tra cui anche la carta igienica e il sapone.

A causa della grave siccità che si è abbattuta sul Venezuela e che ha fatto calare i livelli in diciotto dighe delle centrali idroelettriche, il governo ha stabilito che da domani e fino al 6 giugno il venerdì non si lavorerà. La decisione è stata annunciata dal presidente Nicolas Maduro in un discorso in tv durante il quale ha imposto alle industrie statali di ridurre il consumo elettrico del 20%. 

Il venerdì è il tradizionale giorno di paga per i dipendenti venezuelani che non percepiscono il mensile ma il settimanale. Per motivi si sicurezza da un po' di tempo la paga - che ha un potere di acquisto sempre più basso, il salario è sceso all'equivalente in bolivares di 22 euro mensili circa - viene effettuata esclusivamente con bonifico bancario e non più in contanti in ditta per evitare le rapine dei malviventi che si appostano alle uscite per derubare i lavoratori, così come si appostano all'uscita dei supermercati per rubare la spesa di chi ha comprato ciò che ha potuto e trovato e fatto spesso una fila di ore e ore per entrare.

Venezuelani in piazza contro Maduro | Infophoto


 

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