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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Attentato in Iraq, quanti sono e che cosa fanno i militari italiani in missione all'estero

I militari feriti in Iraq nei pressi di Kirkuk. L'Italia con l'operazione "Prima Parthica" fornisce personale ai comandi in Kuwait e Iraq, ma si occupa anche di attività di addestramento alle forze irachene impegnate nella lotta all'Isis

I cinque militari italiani feriti, tre in modo grave, nell'esplosione di un ordigno artigianale nei pressi di Kirkuk, nel nord dell'Iraq sono stati investiti dall'esplosione mentre rientravano a piedi verso i loro mezzi: tutti e cinque appartengono a una pattuglia interforze impegnata nella missione di addestramento delle forze curde e irachene "Prima Parthica". I tre soldati in condizioni gravi non sono in pericolo di vita ma hanno riportato gravi lesioni agli arti inferiori.

I militari italiani feriti in Iraq

I cinque militari feriti appartengono alle Forze speciali. In particolare due dei feriti sono effettivi al nono reggimento Col Moschin dell'Esercito e tre appartengono al Gruppo operativo incursori Comsubin della Marina militare.

Secondo quanto apprende l'Adnkronos da fonti dello Stato Maggiore della Difesa, due militari hanno subito amputazioni a causa delle gravi ferite riportate. A un militare dell'Esercito è stata amputata la gamba sopra al ginocchio, mentre un militare della Marina ha subìto l'amputazione di parte del piede. A quanto si apprende, un altro militare ha riportato diversi traumi interni con alcuni versamenti e qualche costola rotta, ma le sue condizioni sono stabili. Un altro militare dell'Esercito ha invece subito traumi importanti ma meno rilevanti degli altri e le sue condizioni non destano preoccupazione. Un altro militare della Marina ha infine riportato nell'attacco diverse fratture ed è sottoposto a trattamento proprio perché i medici stanno provando a evitare rischi di amputazione.

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Infografica Ansa

I soccorsi sono stati immediati. I cinque militari sono stati evacuati con elicotteri Usa della coalizione e trasportati in un ospedale Role 3 dove stanno ricevendo le cure del caso. A confermarlo lo Stato Maggiore della Difesa, che riferisce come il team stesse svolgendo attività di mentoring and training a beneficio delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta al Daesh. L'attacco è avvenuto intorno alle 12.30 ora locale mentre era in corso un'operazione della task force 44 con i peshmerga curdi nell'area di Palkana, a sud di Erbil, sulla strada per Kirkuk. L'esplosione di un Ied sarebbe avvenuta al termine di un'attività di "bonifica", che aveva portato al rinvenimento di materiale di interesse.

Il generale Marco Bertolini, ex comandante della Folgore e del contingente italiano in Afghanistan, ha spiegato che contro gli ordigni rudimentali Ied, "non esiste una contromisura che garantisca la sicurezza assoluta". "I militari che operano sul campo sono persone preparate, che sanno quello che fanno e lo fanno con passione", ma ci sono dei rischi che corre chi "opera sul campo".

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Ansa

Che cosa fanno in Iraq i militari italiani

"L'Italia con l'operazione "Prima Parthica" fornisce personale di staff ai Comandi multinazionali siti in Kuwait, e Iraq, a Baghdad ed Erbil, nonché assetti e capacità di training ed assisting rivolti alle forze armate e polizia irachene". Così, sul sito della Difesa, viene descritta la missione, avviata il 14 ottobre 2014.

Il contributo dell'Esercito prevede, inoltre, un dispositivo logistico-amministrativo di circa 250 unità​, si legge ancora nella scheda sul sito della Difesa che ricorda che "il dispositivo nazionale opera nelle tre sedi ed in particolare in Erbil, ove sono in corso cicli di training a favore dei Peshmerga ed in Baghdad presso cui sono in corso attività di Advising per le unità delle Forze S​​peciali". ​​

 "Anzitutto mi faccia esprimere la vicinanza ai cinque militari feriti e alle loro famiglie, oltre agli auguri di pronta guarigione. Quanto alla missione, rientra nei nostri impegni nel quadro della coalizione anti-Daesh, a fine di contrastare il terrorismo". Lo spiega il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un'intervista al "Fatto quotidiano".

"I nostri uomini - aggiunge Conte - sono impegnati in azioni di addestramento delle forze di sicurezza irachene. Ultimamente ne sono rientrati 100 in seguito al ritiro della Task force Praesidium impegnata ad assicurare i lavori presso la diga di Mosul e sul campo ne rimangono circa 500".

Attentato contro i militari italiani in Iraq: le ultime notizie

Luigi Di Maio, su Facebook, ha comunicato di star seguendo "con dolore e apprensione quel che è accaduto in Iraq ai nostri militari, coinvolti in un attentato. I nostri ragazzi erano impiegati in attività di formazione delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta all'Isis. In questi casi il primo pensiero va ai soldati colpiti, alle loro famiglie e a tutti i nostri uomini e donne in uniforme che ogni giorno rischiano la vita per garantire la nostra sicurezza. Seguiamo con attenzione ogni sviluppo".

La procura di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime. L'indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e dal pm Sergio Colaiocco.

Domani ricorre l'anniversario dell'attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003, sempre in Iraq, quando un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti all'ingresso della base italiana dei Carabinieri, provocando un'esplosione che causò 28 morti, 9 iracheni e 19 italiani, tra cui cinque militari dell'esercito, due civili e dodici carabinieri.

Attentato contro i militari italiani in Iraq: cinque feriti, tre in gravi condizioni

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