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Martedì, 16 Aprile 2024
Gli effetti a catena del virus

La Romania nel caos. Travolta dal Covid, ora scoppia la crisi politica

Bocciato il nuovo governo di Ciolos. Intanto la pandemia non dà tregua: un morto ogni 5 minuti

Non c'è pace per la Romania. Già alle prese con una drammatica impennata dei contagi con un morto ogni 5 minuti, Bucarest fa i conti anche con la crisi politica. Il Parlamento ha infatti negato la fiducia al governo di minoranza formato da Dacian Ciolos, al quale il presidente Klaus Iohannis aveva conferito l'incarico una decina di giorni fa. A favore del nuovo esecutivo hanno votato appena 88 parlamentari, rispetto al quorum di 234 voti necessario alla fiducia. 

Dopo la caduta del precedente governo in seguito alle proteste per l’aumento dei prezzi e la gestione della pandemia, naufraga così anche il tentativo del centrista Ciolos, leader del partito liberale Uniunea Salvati Romania. “Indipendentemente dal risultato del voto, indipendentemente dalla lotta politica, condividiamo i risultati buoni o cattivi con i cittadini. Siamo in un momento di crisi profonda”, è stato il suo discorso ai parlamentari. 

Un fallimento già annunciato

Va detto che il fallimento di Ciolos - che è già stato primo ministro dal 2015 al 2017 - era già annunciato. l due principali partiti, il Partidul National Liberal del primo ministro uscente Florin Citu e quello di centrosinistra Partidul Social Democrat, avevano già fatto sapere che non lo avrebbero sostenuto. “Non possiamo accettare un ministro della Salute che è parte di questo disastro sanitario – aveva avvertito il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, chiedendo ai partiti di farsi da parte per dare mandato a tecnici ed esperti. Anche l’Unione democratica dei magiari, che rappresenta la minoranza ungherese, si è schierata contro e si è astenuta dal voto. Ciolos, 51 anni, formazione da agronomo, ha alle spalle una lunga carriera nelle istituzioni europee, essendo stato commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale nella commissione Barroso II. Nel caso in cui il Parlamento rumeno rifiutasse per due volte la sua candidatura, la Romania dovrà andare a elezioni anticipate.

Il Covid non concede tregua, un morto ogni 5 minuti

Intanto il paese è travolto dall'emergenza Covid, complice anche la ferrata propaganda no-vax. Gli ultimi dati segnano un tragico record: un morto ogni 5 minuti. Le autorità locali parlano di 423 decessi nelle ultime 24 ore, 390 dei quali di persone non vaccinate. Tra le vittime anche un sedicenne positivo a Sars-CoV-2, 232 uomini e 191 donne. Sono invece 17.158 i nuovi casi, di cui 266 sono di pazienti reinfettati. Ad oggi, sono morte 43.039 persone a cui è stata diagnosticata l'infezione. I dati odierni seguono il giorno più nero per la Romania post Covid-19. Martedì, infatti, sono stati 18.863 i nuovi casi e 574 i decessi tra i contagiati. Sono invece 1.805 le persone che sono state ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Sul totale dei ricoverati, 480 sono minorenni. L'ampia circolazione del coronavirus pandemico in Romania è dovuta anche al fatto che solo il 35% della popolazione adulta è completamente vaccinata, contro il 74% dell'intera Unione europea. Peggio della Romania nella Ue è solo la Bulgaria, con il 20% di cittadini vaccinati.

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