Guerra in Libia, ridotta drasticamente la stima delle vittime
Nel conflitto sono morti 4.700 ribelli e sostenitori dei ribelli e 2.100 sono registrati come scomparsi. Nei primi mesi si sostenne che le vittime fossero almeno 50.000
Il nuovo governo libico ha drasticamente ridotto la stima delle persone morte durante la rivoluzione contro il regime di Muammar Gheddafi, arrivando alla conclusione che sono morti 4.700 ribelli e sostenitori dei ribelli e 2.100 sono registrati come scomparsi. Voci non confermate riportano numeri simili anche per l'ex esercito di Gheddafi.
Miftah Duwady, ministro che si è occupato della vicenda, ha detto al giornale Libya Herald che sono ancora in corso i controlli sul numero di perdite tra i rivoluzionari, ma non ci si aspetta grossi cambiamenti nei calcoli finali.
Durante il conflitto nel 2011 il dibattito sul numero dei morti in Libia era molto acceso. Coloro che criticavano l'intervento della Nato in aiuto alla ribellione sostennero che proprio l'intervento militare aveva causato più vittime di quelle che ci sarebbero state se la Nato fosse restata fuori fai giochi.
Il consiglio di sicurezza della Nazioni Unite aveva autorizzato l'azione militare per proteggere i civili libici dal regime del Raìs, ma Russia, Cina e altri paesi criticarono la decisione e ancor'oggi ritengono che l'alleanza occidentale sia andata oltre i piani iniziali e abbia contribuito in modo decisivo alla caduta del regime.
Nei primi mesi si sostenne tra i ribelli che le vittime fossero almeno 50.000, cifra poi dimezzata a ottobre del 2011
Il ministro Duwadi ha poi specificato: "Il numero preciso non lo sappiamo, ma il numero dei 'martiri' tra i ribelli è di 4.700. Le persone scomparse tra ribelli e milizie di Gheddafi è di 2.100. Stiamo lavorando duro per avere le cifre definitive. E' un passo molto importante nel processo di riconciliazione nazionale". La guerra in Libia è durata otto mesi. Fonte: The Guardian
