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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Obama in Afghanistan, attentati a Kabul

A un anno dalla morte di Bin Laden, il presidente Usa ha incontrato il premier Karzai per gettare le basi del post-missione: "Sconfitta di al-Qaida alla nostra portata". I talebani hanno risposto con diversi attacchi in cui sono morte sei persone

A un anno esatto dalla morte di Osama Bin Laden, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, è volato a sorpresa in Afghanistan per firmare un accordo con il premier Hamid Karzai sul 'post 2014', anno di ritiro delle truppe Usa.

Subito dopo si è recato nella base militare di Bagram dove ha tenuto un discorso alla (sua) nazione in diretta televisiva. Un discorso il cui senso si può racchiudere in un'unica frase: "La sconfitta di al-Qaida è alla nostra portata". 

L'accordo con Karzai - L'accordo tra Usa e Afghanistan prevede l'impegno americano nello sviluppo della Repubblica islamica per il decennio successivo alla fine della missione, data 2014. Ed è proprio di questo impegno allo sviluppo che si discuterà nel vertice Nato in programma il prossimo 20 e 21 maggio a Chicago. Nonostante il ritiro delle truppe, Obama ha spiegato che "i soldati della coalizione internazionale continueranno ad addestrare, consigliare e assistere gli afgani, e a combattere al loro fianco se necessario. Ma il nostro ruolo - ha precisato il presidente americano -  diventerà un ruolo di supporto, man mano che gli afgani faranno passi avanti". 

Il rientro dei militari Usa - "Come già sta accadendo, i nostri militari torneranno a casa. Lo scorso anno, 10.000 soldati sono tornati dall'Afganistan, altri 23.000 partiranno entro la fine dell'estate. Poi, i rimpatri continueranno a ritmo continuo. E in accordo con i nostri alleati, entro la fine del 2014 gli afgani saranno totalmente responsabili della sicurezza del loro Paese" ha confermato il presidente americano.Il discorso alla nazione - "Abbiamo un percorso chiaro per completare la nostra missione in Afghanistan: l'obiettivo che avevo fissato, di sconfiggere al-Qaida e impedirle di rinascere, è ora alla nostra portata" ha dichiarato Obama, che ha parlato nei minuti in cui ricorreva il primo anniversario dell'attacco dei Navy Seals al compound di Abbottabad, in Pakistan, in cui fu ucciso Osama bin Laden. Avvenimento che naturalmente il presidente ha citato, in un momento in cui la fine del leader di al-Qaida è usata in patria anche come argomento elettorale contro Mitt Romney, lo sfidante repubblicano.

Attentati 'di risposta' - Poche ore dopo la partenza di Obama da Kabul l'ambasciata americana, che si trova nei pressi degli uffici dell'agenzia di stampa Afp, ha fatto suonare le sirene d'allarme e invitato il personale a mettersi al riparto. Il motivo: una serie di attentati rivendicati dai talebani. Attentati, tra i quali un'autobomba kamikaze, nei quali sono morte sei persone. I talebani hanno rivendicato una serie di attentati messi a segno nella capitale, tra i quali un'autobomba kamikaze. In tutto, sono morte sei persone in un albergo per stranieri. "Oggi un fedele combattente ha perpetrato un attentato suicida con un'autobomba contro una base militare straniera a Kabul, seguito da altri combattenti che sono penetrati dentro la base", ha dichiarato un portavoce dei talebani in un testo inviato alla France Presse.

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