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Giovedì, 18 Aprile 2024
SUDAFRICA / Sudafrica

Obama: "Non vedremo mai più qualcuno come Nelson Mandela"

Nelson Mandela non "ha liberato solo i prigionieri, ma anche i carcerieri", ha detto il presidente americano in uno dei passaggi più importanti. "Ha insegnato che la riconciliazione non vuol dire ignorare il passato crudele, ma significa confrontarsi. Ha cambiato le leggi, ma anche i cuori"

E' stato accolto con un'ovazione l'arrivo del presidente americano Barack Obama nello stadio di Soweto, a Johannesburg, dove si è tenuta oggi la cerimonia in onore di Nelson Mandela, scomparso giovedì scorso.

Il presidente americano Barack Obama ha stretto la mano al leader cubano Raul Castro e ha salutato con un bacio il capo di Stato brasiliano, Dilma Rousseff, salendo sul palco degli oratori della cerimonia di addio per Nelson Mandela.

Come Gandhi e Martin Luther King, Nelson Mandela è stata un'icona del ventesimo secolo, ha detto Obama nel suo discorso. "Ringraziamo il Sudafrica per aver condiviso con noi Mandela. La sua lotta è stata la nostra lotta. Il suo trionfo, il nostro trionfo. La vostra dignità, la vostra speranza, hanno trovato espressione nella sua vita, e la vostra libertà, la vostra democrazia sono il lascito di quest'uomo".

"E' difficile esprimere con parole la vita di un uomo, quando lo si ricorda; ed è molto più difficile per un gigante della storia, che ha condotto una nazione verso la giustizia, e in questo processo ha mosso miliardi di persone in tutto il mondo". Questo uno dei passaggi del discorso del presidente americano, Barack Obama. Obama ha descritto il leader della lotta all'apartheid come "l'ultimo grande liberatore del ventesimo secolo. Come Gandhi, ha condotto un movimento di resistenza cominciato con poche possibilità di successo. Come King, ha dato voce agli oppressi".
Mandela da molti è visto come un'icona, ma "Madiba non vorrebbe questo ritratto per la sua vita. Ha condiviso con noi dubbi e paure. 'Non sono un santo, a meno che non pensiate che un santo sia un peccatore che continua a provare' diceva Mandela".

"Mandela ci ha mostrato il potere dell'azione, di prendere rischi per i propri ideali. Ha disciplinato la sua rabbia e incanalato il suo desiderio di combattere in un'organizzazione e in strategie per agire, in modo che uomini e donne potessero battersi per la loro dignità. In più, ha accettato le conseguenze delle sue azioni, sapendo che la battaglia contro il potere e l'ingiustizia ha un prezzo". Questo un altro dei ricordi del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di Nelson Mandela.

Obama ha poi ricordato una delle frasi più importanti e significative di Mandela. "Ho combattuto contro la dominazione bianca e ho combattuto contro la dominazione nera" disse nel suo processo del 1964. "Amo l'ideale di una società democratica e libera - furono le parole di Mandela, ricordate da Obama - in cui tutte le persone vivano insieme in armonia e con le stesse opportunità. E' un ideale per cui spero di vivere e di raggiungere. E, se necessario, è un ideale per cui sono pronto a morire".

Barack Obama ha poi fustigato quei leader che "esprimono solidarietà con la lotta di Madiba, ma non tollerano il dissenso del proprio popolo". Nel suo intervento alla cerimonia di addio a Nelson Mandela, in corso a Johannesburg, alla presenza di decine di capi di Stato, il presidente americano ha ricordato che "ci sono troppe persone che accolgono l'eredità di Madiba sulla riconciliazione razziale, ma poi si oppongono con forza anche a riforme minori per affrontare povertà cronica e crescente disuguaglianze". "Ci sono troppi leader che esprimono solidarietà con la lotta di Madiba, ma non tollerano il dissenso del proprio popolo - ha aggiunto - e ci sono troppe persone che rimagono ai margini, noncuranti o ciniche, mentre le nostre voci devono essere ascoltate".

Nelson Mandela, un simbolo

Nelson Mandela non "ha liberato solo i prigionieri, ma anche i carcerieri", ha detto in uno dei passaggi più importanti. "Ha insegnato che la riconciliazione non vuol dire ignorare il passato crudele, ma significa confrontarsi. Ha cambiato le leggi, ma anche i cuori" ha detto Obama. "Questo è il momento per celebrare la sua vita eroica. Ma è anche il momento per una riflessione: dobbiamo chiederci se abbiamo applicato la sua lezione nella nostra vita. Come il Sudafrica, gli Stati Uniti hanno dovuto superare secoli di assoggettamento. Io e Michelle siamo i beneficiari della lotta, del sacrificio di un numero infinito di persone. Ma il nostro lavoro non è finito. Nel mondo, ci sono ancora bambini che soffrono, che hanno poche prospettive per il futuro. Ci sono ancora uomini e donne incarcerati per il loro credo politico, e persone ancora perseguitate per quello che sembrano, per quello in cui credono o per chi amano". "Le questioni che affrontiamo oggi - ha aggiunto Obama, dopo aver accusato quei leader che esprimono solidarietà con la lotta di Mandela, ma non tollerano il dissenso in patria - non hanno facili risposte: come promuovere uguaglianza e giustizia, sostenere libertà e diritti umani, mettere fine ai conflitti e alle guerre settarie. Ma Nelson Mandela ci ricorda che ogni cosa sembra sempre impossibile, finché non è fatta" ha sottolineato Obama. "Il Sudafrica ci mostra che è vero. Ci mostra che possiamo cambiare".

"Non vedremo mai più qualcuno come Nelson Mandela". Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha riassunto così, concludendo il suo discorso, la grandezza dell'ex presidente del Sudafrica. Il presidente ha però invitato i giovani dell'Africa e di tutto il mondo a ricordare l'esempio di Mandela e a cercare di essere persone migliori ricordando il lavoro del leader della lotta contro l'apartheid. "Lui parla a ciò che di meglio c'è dentro di noi. Cerchiamo la sua forza dentro noi stessi" ha detto Obama. "Ci mancherà profondamente" ha concluso il presidente degli Stati Uniti.

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