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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Obama incontra la Merkel: Medio Oriente, disarmo nucleare e libero commercio all'ordine del giorno

Il summit tra i due grandi di America ed Europa si è svolto oggi a Berlino

Ha difeso i programmi di sorveglianza dell'intelligence statunitense, auspicato il dialogo in Aghanistan, ribadito la necessità di un governo di transizione in Siria. Barack Obama ha parlato nella conferenza stampa congiunta organizzata con il cancelliere tedesco, Angela Merkel, a Berlino, nella sua prima visita nella capitale tedesca da quando è presidente.

"Con il nostro sistema di sorveglianza abbiamo salvato delle vite" ha detto Obama, parlando dei programmi di controllo dell'intelligence statunitense, emersi grazie a un informatico che lavorava come contractor per la National Security Agency. Il presidente degli Stati Uniti si è poi detto fiducioso di poter trovare il giusto equilibrio negli Stati Uniti tra la difesa dei diritti, della libertà e della privacy e le esigenze di sicurezza.

"Tutto quello che è stato fatto è stato supervisionato da una Corte. Almeno 50 minacce sono state sventate, non solo negli Stati Uniti. Non frughiamo nelle e-mail dei cittadini" ha assicurato Obama. Sulla sorveglianza della rete, Merkel ha invece detto che l'era di internet è ancora un "terreno nuovo" ma ha sottolineato che "la misura e la proporzione tra privacy e sicurezza sono un tema importante".

Parlando di Afghanistan, il presidente ha detto di sperare nel proseguimento del processo di riconciliazione, malgrado l'adirata reazione del presidente Hamid Karzai ai colloqui diretti tra Washington e i ribelli talebani annunciato ieri. "Mi auguro che il processo vada avanti nonostante queste difficoltà" ha detto; oggi, il governo afgano ha sospeso i colloqui con gli Stati Uniti sull'accordo bilaterale di sicurezza. "Grazie agli sforzi comuni, ora il Paese è più sicuro" ha poi aggiunto Obama.

Il presidente ha poi discusso di Siria. "L'unico modo per portare la pace, per eliminare le divisioni settarie, avere una Siria democratica e tollerante è dare vita a una transizione politica.
Questo è l'obiettivo: vogliamo porre fine allo spargimento di sangue, vogliamo evitare l'uso di armi chimiche" ha detto Obama.
"L'unico modo è avviare una transizione politica, lo abbiamo detto un anno fa e due anni fa. Ma il presidente Assad ha preso una decisione diversa e ha portato il caos e il massacro, uccidendo i suoi cittadini. Secondo noi non è possibile che possa riguadagnare la legittimità per stare al potere, dopo che centinaia di persone sono state uccise e migliaia sono state costrette a fuggire. E' una questione pratica, l'ho detto a Putin. La Siria deve rimanere un Paese unito e i massacri devono finire" ha aggiunto.

"C'è bisogno di creare un organismo di governo transitorio che abbia pieni poteri. Poi dobbiamo indagare sull'uso di armi chimiche e tutte le parti, compreso Assad, devono cooperare con le indagini". "Siamo convinti che il governo siriano abbia usato armi chimiche - ha aggiunto Obama - ma i russi sono scettici".
Per questo, è stato deciso di affidare all'Onu il compito di lanciare un'indagine.

Obama aveva iniziato la conferenza stampa parlando dei legami indissolubili tra Stati Uniti ed Europa e dell'accordo di libero scambio tra le due parti: "Abbiamo passato la peggiore crisi economica, e dobbiamo imparare la lezione. La creazione di un'area di libero scambio tra gli Stati Uniti e l'Europa creerebbe 13 milioni di posti di lavoro e sarebbe la più grande del mondo. In questo modo potremmo far crescere l'economia e migliorare la produttività da entrambe le parti dell'Atlantico".

IL DISCORSO ALLA PORTA DI BRANDEBURGO - "Il fatto che siamo qui oggi lungo questa linea che era il punto di divisione è il segno che nessun Muro può restare in piedi. Questa porta è rimasta eretta e ha visto imperi, rivoluzioni, repubbliche, prosperare l'arte e la musica, ma anche carneficine, guerre, la disperazione dell'uomo. Qui, la gente di Berlino ha cercato la democrazia nonostante le divisioni". Così Barack Obama ha dato inizio al suo discorso alla porta di Brandeburgo, a Berlino.
"Sono orgoglioso di essere di nuovo qui da presidente e di parlare dal lato orientale della piazza" ha detto. "La libertà dell'uomo - ha ricordato - è inviolabile".

"Le parole di John F. Kennedy sono senza tempo: il nostro destino è legato a quello degli altri. Lui non vide Berlino libera, ma il nostro lavoro non è finito. La nostra battaglia per la libertà e contro l'intolleranza continua. E finché ci sarà la sofferenza, non saremo popoli che vivono in prosperità". Così Barack Obama ha parlato del famoso discorso di Jfk a Berlino, pronunciato 50 anni fa.
"Finché esisteranno dei muri nei nostri cuori che ci dividono dagli altri, dovremo lavorare sodo e insieme per abbattere questi muri" ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti, spiegando che bisogna rispettare le religioni e accogliere gli immigrati.

Stati Uniti e Russia devono ridurre di un terzo gli arsenali nucleari, bisogna andare oltre la Guerra Fredda. Così Barack Obama ha dato l'annuncio più atteso del suo discorso alla Porta di Brandeburgo a Berlino, sul disarmo nucleare.
"Dobbiamo ridurre di un terzo il numero delle testate nucleari, dobbiamo allontanarci dalle vecchie posizioni della Guerra Fredda" ha detto. La Russia, però, ritiene che nel processo vadano coinvolti "altri Paesi".

Gli Stati Uniti "devono fare e faranno di più" per lottare contro i cambiamenti climatici" ha proseguito il presidente Barack Obama.

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