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Martedì, 23 Aprile 2024
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Obama dice sì ai matrimoni gay

L'annuncio alla Abc: "Le nozze tra persone dello stesso sesso dovrebbero essere legali". E' il primo presidente della storia americana ad assumere questa posizione. Romney: "Per me il matrimonio resta quello tra uomo e donna"

"Le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare". Barack Obama rompe il silenzio e, in piena campagna elettorale, esce allo scoperto sulla spinosa questione delle nozze gay, diventando il primo presidente della storia degli Stati Uniti ad approvare pubblicamente, in un'intervista alla Abc, il matrimonio tra persone dello stesso sesso (ad oggi legale in 6 Stati su 50).

Troppo forti, evidentemente, le pressioni esercitate negli ultimi giorni sulla Casa Bianca perché assumesse una volta per tutte una posizione chiara. Pressioni provenienti soprattutto dall'interno del Partito democratico, ma anche da gran parte dei sostenitori del presidente, da molti di quei benefattori che ogni giorno donano somme ingenti per la sua campagna elettorale. A convincere il presidente che il momento del chiarimento era arrivato, però, è stata soprattutto l'uscita del vicepresidente Joe Biden che, con una delle sue ormai note fughe in avanti, ha dichiarato nei giorni scorsi di essere totalmente a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Nelle ultime ore c'è stato inoltre il referendum in Nord Carolina, che per volere della maggioranza dei votanti è diventato il trentesimo Stato vietare i matrimoni gay nella Costituzione. Questo nonostante i democratici e le associazioni per la difesa dei diritti di gay e lesbiche fossero scesi in campo per contrastare la norma, spendendo una somma pari a 3 milioni di dollari. E coinvolgendo personaggi del calibro di Bill Clinton. Obama, attraverso uno dei suoi portavoce, si era detto deluso per il voto, giudicando la norma 'discriminante' e invocando per gli omosessuali "gli stessi diritti e le stesse tutele legali previste per gli eterosessuali".

LE PAROLE IN TV - Poi nel corso della giornata la svolta, suggerita - ha ammesso - anche dalla moglie Michelle. Quella di parlare davanti alle telecamere della Abc su una questione che divide gli americani quasi come l'aborto. Una scelta coraggiosa che - osservano in molti - potrebbe costargli il voto di una parte dell'elettorato cattolico, soprattutto nella comunità ispanica. "Negli anni ho tratto la conclusione che per me è importante sostenere che coppie dello stesso sesso debbono potersi sposare", ha affermato alla Abc, spiegando come la sua convinzione sia maturata soprattutto osservando la realtà di molti amici e collaboratori che hanno relazioni omosessuali e crescono delle vere e proprie famiglie. "Anche Sasha e Malia (le sue figlie, ndr) hanno amici i cui genitori sono coppie dello stesso sesso", ha raccontato. Obama ha quindi respinto le critiche di chi in questi anni - da quando è diventato presedente - lo ha accusato di essere troppo timido sulla questione dei matrimoni gay. E ha ricordato i grandi passi in avanti compiuti da quando è alla Casa Bianca per difendere e rafforzare diritti e tutele di gay e lesbiche. Certo, ieri sera il presidente ha sottolineato di parlare a titolo personale. La legge infatti (fu varata sotto la presidenza Clinton) prevede che sui matrimoni gay si possano pronunciare solo i singoli Stati. Per questo molte associazioni, ma anche molti attivisti del partito democratico, chiedono che le nozze gay vengano legalizzate a livello federale. E qualcuno insiste perché la questione venga inserita nel programma della convention democratica del prossimo settembre.

COSA SUCCEDERA' A NOVEMBRE? - Con la sua storica svolta a favore dei matrimoni gay, Barack Obama sa di giocarsi molte chance per la rielezione. È consapevole di essere il primo Presidente degli Stati Uniti ad aver cancellato in pochi secondi un tabù ideologico e religioso che ancora smuove profondamente le coscienze, e soprattutto i voti, di milioni di americani. Dopo la rottura sui militari gay, Obama ha deciso di ascoltare le sue figlie e la sua popolarissima moglie Michelle. E andare avanti sulla sua strada. E soprattutto con questa mossa è tornato a guidare il cambiamento, un ruolo che rilancia in modo fortissimo la sua leadership di riformatore. Il rischio di pagare un prezzo salato in termini di voti, a novembre, è però evidente. Tutto può ancora accadere ma, secondo i primi analisti, con questo gesto Barack potrebbe essersi giocato in un colpo solo il voto di stati cruciali e ultramoderati come l'Ohio e la Virginia.

LA GIOIA DELL'AMERICA SUI SOCIAL NETWORK - D'altro canto, c'è un pezzo d'America che da ore gioisce sui social network e torna a infiammarsi, rivivendo le emozioni del 2008. È come se Barack avesse tolto un tappo a un movimento che non vedeva l'ora di farsi sentire. Ed è su di loro, sui giovani e su chi ha studiato che Obama punta le sue carte. L'hashtag #marriageequality in meno di un'ora è balzato in testa al traffico. "Amore è amore, grazie Presidente Obama", dice una ragazza. Organizzazioni a favore dei diritti civili hanno lanciato una petizione di appoggio a Barack. "Oggi è un giorno storico", "Ben fatto", "Di nuovo orgoglioso del mio presidente", cinguettano in tantissimi. "I giorni migliori per l'America sono venuti quando abbiamo fatto un passo avanti lungo la strada della giustizia e dell'uguaglianza", esclamano altri.

LE REAZIONI DI ROMNEY E DEI CONSERVATORI - Una mossa coraggiosa, che contiene un rischio forte, grande, ma ovviamente ben calcolato. Basta seguire le reazioni imbarazzate dello staff di Mitt Romney per capire che anche il partito repubblicano, sul tema dei diritti agli omosessuali, si trova quanto meno spiazzato. L'ex governatore del Massachusetts, solo una decina di giorni fa era stato costretto a mollare uno dei suoi portavoce, apertamente gay, dopo gli anatemi della destra evangelica ultra-conservatrice. E anche ieri si è limitato a dire a mezza voce che il "matrimonio in sé è un'unione tra una donna e un uomo". Alla sua destra, invece, è scoppiata già la protesta. Fox News, la tv preferita dai fans del Tea Party, da ore titola: "Barack Obama dichiara guerra al matrimonio. Così si perde per strada i moderati".

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