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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Obama: "Trump non sarà mai presidente"

Si infiamma la campagna elettorale, l'attuale inquilino della Casa Bianca attacca: "Donald Trump non sarà mai presidente, ho molta fiducia nel popolo americano". E poi affronta i temi caldi del momento: Corte Suprema, Siria e Mar cinese meridionale

Si espone, e le sue parole, chiarissime, non devono nemmeno essere interpretate. Si infiamma la campagna elettorale negli Usa. Il presidente americano Barack Obama è netto: il repubblicano Donald Trump non sarà presidente degli Stati Uniti. Dopo averlo indirettamente attaccato per la sua retorica anti-islamica, il Commander in chief ha chiosato: "Continuo a credere che il Signor Trump non sarà presidente. E il motivo sta nel fatto che ho molta fiducia nel popolo americano", che secondo Obama è ancora convinto che fare il presidente sia "un lavoro serio".

TRUMP - Intervenuto ieri a conclusione del summit Usa-Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (Asean) in California, Obama ha precisato: il lavoro dell'inquilino della Casa Bianca "non è come condurre un talk show o un reality show. Non è promozione o marketing. E' un lavoro duro". Obama non si è però sbilanciato quando gli è stato chiesto se Trump può ottenere la nomination repubblicana, con cui diventerebbe colui che sfiderà il candidato democratico alle elezioni presidenziali del prossimo novembre.

SANDERS E CLINTON - Il presidente ha evitato anche di prendere posizione tra i due rivali democratici, Bernie Sanders e Hillary Clinton, affermando di voler restare fuori dal processo elettorale delle primarie. "Sta agli elettori scegliere", ha dichiarato limitandosi a dire che conosce Clinton meglio di Sanders essendo stata lei un "ottimo" segretario di Stato nella sua amministrazione.

La conferenza stampa di ieri è stata anche l'occasione per permettere a Obama di parlare di tre fronti caldi: Corte Suprema, Siria e Mar cinese meridionale.

CORTE SUPREMA - Dopo la morte inattesa del giudice italoamericano Antonin Scalia di sabato scorso, il presidente ha sfidato i repubblicani dichiarando ieri di volere nominare qualcuno con "un pensiero legale favoloso" e a cui stanno a cuore la democrazia e lo stato di diritto. "La Costituzione è chiara su quello che deve succedere ora", ha spiegato facendo riferimento al testo che chiede al presidente di presentare al Senato il nome di un candidato alla Corte Suprema. Ai senatori sta il compito di promuovere o bocciare quel nome. "Non c'è alcuna legge non scritta che dice che può succedere solo negli anni in cui non ci sono le elezioni presidenziali" ha detto smontando quando sostenuto dai candidati repubblicani in corsa per la Casa Bianca e dai leader conservatori al Congresso.

SIRIA - Sulla Siria, Obama ha detto che la Russia dovrebbe lavorare con gli Usa per delineare una transizione politica a Damasco. Secondo il presidente Usa, gli sforzi di di Vladimir Putin nel dare sostegno al presidente sirano Bashar al-Assad "non dimostrano di avere forza".

CINA - Quanto al Mar cinese meridionale, una delle rotte più trafficate del trasporto marittimo dove la Cina sta costruendo isole artificiali in acque contestate, Obama è stato chiaro: gli Usa "continueranno a volare, a navigare e a operare laddove le leggi internazionali lo consentono". Con i leader dell'Asean, Washington ha discusso su come abbassare la tensione in quell'area.

Donald Trump © Infophoto

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