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Giovedì, 25 Aprile 2024
La sentenza / Regno Unito

Rapì, stuprò e uccise una donna dopo un finto controllo: poliziotto condannato all'ergastolo

Condanna a vita per l'ex agente Wayne Couzens colpevole dell'omicidio di Sarah Everard a Londra

Trascorrerà il resto dei suoi giorni in carcere. È stato condannato all'ergastolo il poliziotto Wayne Couzens, ritenuto colpevole dell'omicidio di Sarah Everard dello scorso marzo. Non un delitto qualsiasi la cui efferatezza ha convinto il giudice a infliggere il massimo della pena negando anche la possibilità di un eventuale rilascio grazie alla libertà condizionale. A emettere il verdetto è stato il tribunale penale della Old Bailey di Londra. L'omicidio avvenne proprio nella capitale del Regno Unito lo scorso marzo. Il 48enne poliziotto finse un fermo ai danni della 33enne. Fu la scusa che utilizzò per rapirla. Successivamente abusò di lei prima di ucciderla. A ricostruire quegli attimi sono stati i pubblici ministeri che in aula hanno spiegato cosa sia successo il 3 marzo scorso.

Il fermo ai danni della vittima avvenne con la scusa di aver violato le regole per il Covid 19. Finse di volerla identificare e successivamente le strinse le manette ai polsi costringendola a salire sull'auto di pattuglia. Una volta portata via dal luogo del fermo diede vita al suo intento criminale. Prima abusò di lei e poi decise di strangolarla con la cintura della sua divisa. La vittima aveva lasciato la casa di un amico a Clapham, nel sud di Londra. I suoi resti sono stati trovati giorni dopo in un bosco vicino ad Ashford, nel Kent, a più di 50 miglia da dove è stata vista l'ultima volta. Couzens è stato successivamente arrestato nella sua casa nel Kent, vicino a dove è stato trovato il corpo di Everard. Un delitto atroce che ha convinto il tribunale a emettere un verdetto durissimo con l'annullamento della possibilità della libertà condizionale che difficilmente viene applicato nel Regno Unito.

Il giudice Adrian Fulford ha definito il delitto “devastante, tragico e brutale” sottolineando l'intento criminale del condannato che aveva trascorso tutta la serata alla ricerca della propria vittima. Lo scorso luglio l'ex poliziotto ha confessato il delitto venendo immediatamente licenziato dalla polizia. Per il giudice non è bastato e ha spiegato di non aver visto "nessuna prova di genuina contrizione da parte dell'imputato rispetto all'evidente autocommiserazione". Alla lettura della sentenza, nell'aula di tribunale, c'erano anche i genitori della vittima, Jeremy e Susan Everard, insieme alla sorella Kate. La madre di Sarah, Susan, ha detto che sua figlia "ha trascorso le ultime ore su questa terra con il peggio dell'umanità. Ha perso la vita perché Wayne Couzens voleva soddisfare i suoi desideri perversi. Ha trattato mia figlia come se non fosse nulla e ha disposto di lei come se fosse spazzatura. Sono ossessionato dall'orrore che ne deriva".

La famiglia ha anche rilasciato una nota con la quale ha dichiarato: "Niente può migliorare le cose, niente può riportare indietro Sarah, ma sapere che sarà imprigionato per sempre porta un po' di sollievo". L'ex agente di Scotland Yard è stato definito una vergogna dalla Police Federation of England and Wales. "Una vergogna assoluta per il servizio di polizia. Nessuna sentenza potrà mai alleviare il dolore per la famiglia e gli amici di Sarah o annullare il terribile danno che questo uomo disgustoso ha causato".


 

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