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Giovedì, 18 Aprile 2024
OMICIDI / Sudafrica

La follia omicida di Pistorius causata da troppi steroidi?

Ritrovati in casa dell'atleta paralimpico "alte dosi" di sostanze dopanti illegali. Da qui il sospetto choc. Intanto emergono nuovi particolari: a gennaio sparò "per errore" a un amico

La follia potrebbe avere una motivazione: la polizia ha infatti trovato degli steroidi a casa di Oscar Pistorius dopo l'omicidio della sua ragazza Reeva Steenkamp. Come riferisce The Sun, oltre alla mazza da cricket insanguinata, a casa dell'atleta la polizia sudafricana ha trovato anche prove di un pesante consumo di alcol prima della sparatoria.

Come riferisce il quotidiano britannico la polizia ora sta valutando l'ipotesi che Pistorius abbia aggredito la ragazza perchè in preda a un eccesso di rabbia provocato dal sovradosaggio di sostanze dopanti illegali. Al momento si stanno esaminando dei campioni di sangue dell'atleta per verificare l'eventuale presenza di droghe. "A casa di Pistorius - ha riferito una fonte vicina alle investigazioni - sono state ritrovate delle droghe steroidee oltre all'evidente pesante consumo di alcol. Per questo la polizia ha ordinato che venissero fatti dei test specifici per verificare la presenza di droghe".

Le foto di Oscar Pistorius by Infophoto

IL PRECEDENTE: SPARO' IN UN RISTORANTE. Continuano ad emergere particolari della consuetudine di Oscar Pistorius con le armi. Il Beeld - il quotidiano in lingua afrikaan che per primo ha dato al mondo la notizia dell'omicidio della sua fidanzata, Reeva Steenkam - scrive che a gennaio l'atleta sudafricano sparò in un affollato ristorante a Johannesburg: il colpo partì per errore ma il proiettile sfiorò Kevin Lerena, un pugile, amico personale di Pistorius e di Reeva.

L'incidente accadde al Tashas in Merlrose Arch. "Mi presi un enorme spavento perchè il proiettile arrivò a terra a pochi centimetri dai miei piedi... ma fu davvero un incidente allucinante", ha raccontato Lerena. Il pugile era nel ristorante insieme a un gruppo di amici tra i quali Pistorius e la fidanzata. "Devo puntualizzare", ha aggiunto, "che la pistola apparteneva a un amico di Pistorius, di cui non voglio dire il nome. Oscar volle solo guardare l'arma, la strusciò contro i pantaloni, allentando la sicura. Partì un colpo. Non lo definirei negligente, fu proprio un incidente. In seguito Oscar si scusò con me per giorni". Il ristorante, dove Pistorius era un habituè, non denunciò l'accaduto alla polizia. "Quando udii il colpo, cercai di capire l'accaduto, ma tutti negarono", è la versione del direttore del ristorante Tashas, Jason Loupis.

Immagini del reality show con Reeva Steenkamp

Le foto Reeva Steenkamp da ragazza di Pistouris

LA TELEFONATA DOPO L'OMICIDIO. "La mia baba, ho ucciso la mia baba. Che Dio mi fulmini", con queste parole l'atleta paralimpico avrebbe confessato al suo migliore amico, nel corso di una drammatica telefonata alla tre di notte, di aver ucciso Reeva. E' stato l'amico dell'atleta sudafricano, Justin Divaris, 27 anni, a raccontare la telefonata al quotidiano sudafricano Sunday People, ripreso ieri dal Daily Mail. "Io gli ho chiesto: 'ma di cosa stai parlando?', ma lui continuava a ripetere: "c'è stato un terribile incidente, ho sparato a Reeva"".

Divaris è poi corso nella notte a casa di Pistorius, ma quando è arrivato la polizia aveva già circondato la casa e il corpo della modella era avvolto in un lenzuolo bianco. Il padre di Pistorius, Henke, ha affermato di "non avere dubbi" che si sia trattato di un "tragico errore" e che suo figlio "ha agito in modo istintivo".

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