Neonato scambiato in culla, i genitori: "Venduto dall'ospedale ai trafficanti di bambini"

LOS ANGELES (USA) - Il dubbio atroce si era insinuato fin da subito, da quando avevano avuto tra le braccia per la prima volta il loro figlioletto appena nato. Poi la conferma con il test del dna: quel bambino non era il loro.

Un papà inglese sostiene che qualcuno abbia scambiato il culla il bimbo che sua moglie aveva appena dato alla luce in un ospedale di San Salvador e quel test lo dimostra. Richard Cushworth e sua moglie Mercedes Casanella erano partiti da Los Angeles, dove risiedono, e si erano recati a El Salvador perché la donna voleva partorire nel suo paese natale. Subito dopo la nascita, in un ospedale privato, la coppia era stata presa dai dubbi: il bimbo aveva la pelle molto scura, tanto che la neomamma pensò subito a un errore.

Dopo il test del dna, la coppia è piombata nella disperazione: che fine ha fatto il loro bambino? Il terribile sospetto è che il piccolo sia stato venduto dall'ospedale ai trafficanti di bambini. In un'intervista a cuore aperto a una tv locale, i due genitori hanno raccontato la propria storia. "Non dormiamo più, pensiamo solo a lui, dove si trova e in mano a chi si trova", ha detto la mama. "Vogliamo solo nostro figlio. È una situazione orribile. Ho un figlio ma non so dove sia", ha spiegato il padre. "Qualcuno ha portato via mio figlio e io non ho idea di dove sia, chi si occupa di lui, cosa gli è accaduto. Si trova in questo paese? È terribile".

La ginecoloca dell'ospedale, la dottoressa Alejandra Guidos, è stata arrestata. Secondo la coppia, sarebbe lei la mente del rapimento. Già durante la gravidanza, sostiene la signora Cushworth, la dottoressa continuava a ripeterle che il bambino sarebbe potuto nascere con una pelle più scura, insospettendo la futura mamma. La donna è sicura di aver dato alla luce un bimbo bianco, come testimoniano le foto scattate al piccolo subito dopo la nascita, mentre il neonato che le fu portato in camera poche ore dopo era di carnagione più scura. Tornati a casa con il bambino, i due neogenitori non sono riusciti a darsi pace e, quando il piccolo ha compiuto tre mesi, hanno fatto il test del dna, scoprendo la tragica verità. Dopo aver inizialmente negato, in seguito all'arresto della dottoressa Guidos la direzione dell'ospedale ha ordinato un'inchiesta interna e ha promesso che la situazione sarà chiarita.

Sulla vicenda è stata aperta anche un'inchiesta giudiziaria. "Rivoglio mio figlio. Voglio sapere che nessun crimine è stato commesso contro di lui", ha detto in lacrime la signora Cushworth. La coppia ha poi annunciato che se i veri genitori del bambino non si faranno avanti, continueranno ad crescerlo come se fosse loro. "Anche se non è nostro figlio biologico, noi già lo amiamo".