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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Scontro dialettico / Israele

"Israele ha fatto fiorire il deserto": palestinesi contro Ursula von der Leyen

L'Autorità nazionale palestinese ha visto in questa dichiarazione un "tropo razzista" perché la frase "far fiorire il deserto" è comunemente usata da Israele per far passare l'idea che quella terra fosse precedentemente disabitata. Botta e risposta

I palestinesi non hanno gradito una dichiarazione su Israele della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, le cui parole vengono definite "inappropriate, false e discriminatorie", innescando una protesta da parte di Bruxelles.

Cos'è successo? In un videomessaggio di congratulazioni per il giorno dell'Indipendenza di Israele mercoledì, von der Leyen ha dichiarato che Israele ha "fatto fiorire il deserto". L'Autorità nazionale palestinese ha visto in questa dichiarazione un "tropo razzista anti-palestinese", perché la frase "far fiorire il deserto" è comunemente usata da Israele e dai suoi sostenitori per descrivere quello che considerano il successo del paese nello sviluppo del territorio sin dalla fondazione dello stato moderno nel 1948. La frase è attribuita a David Ben Gurion, fondatore dello stato ebraico; è dunque parte integrante della storia israeliana, ma è anche un punto fermo della retorica nazionalista. Per questo motivo, i palestinesi sostengono che un approccio del genere cancelli di fatto la loro storia e suggerisca in modo nemmeno velato che la terra fosse precedentemente disabitata o trascurata.

In Israele vietato esporre la bandiera palestinese 

L'Anp ha quindi chiesto le scuse alla presidente della Commissione europea. Non arriveranno. Un portavoce della Commissione ha detto alla BBC: "L'Ue è spiacevolmente sorpresa dalla dichiarazione inappropriata del ministero degli esteri palestinese che accusa il presidente della Commissione europea di razzismo". E ha aggiunto: "Chiediamo chiarimenti alle autorità palestinesi in merito a questa reazione inaccettabile al suo video". La risposta del ministero degli esteri palestinese è un inusuale rimprovero forte a una figura di spicco dell'Ue, con la quale in genere ha buoni rapporti.

Von der Leyen, che ha visitato Israele e i territori palestinesi lo scorso giugno, aveva anche elogiato anche il rapporto Ue-Israele: "Abbiamo più cose in comune di quanto suggerirebbe la geografia, la nostra cultura condivisa, i nostri valori e centinaia di migliaia di cittadini con doppia cittadinanza israelo-europea hanno creato un legame profondo", ha affermato nel video-messaggio indirizzato al presidente israeliano Isaac Herzog. "La vostra libertà è la nostra libertà.” Il ministero degli esteri palestinese tiene il punto e afferma che la dichiarazione di von der Leyen "mina la posizione dell'Unione europea e getta seri dubbi sul suo dichiarato impegno nei confronti del diritto internazionale e dei diritti umani".

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