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Venerdì, 29 Marzo 2024
Mondo Panamá

Panama Papers, tra le "vittime" dei fondi offshore anche Modigliani e Picasso

Lo studio legale Mossack-Fonseca implicato anche in diversi investimenti relativi a grandi capolavori: "Aiutarono il miliardario Joe Lewis a mettere le mani sulla più importante collezione privata della storia", cambiando per sempre il mondo dell'arte

Con le opere di Modigliani, Monet e Picasso ora possiamo dirlo: lo scandalo "Panama Papers" è destinato a riscrivere pagine importanti e dolorose della storia mondiale. Secondo la ricca mole di documenti, infatti, fu lo studio legale Mossack-Fonseca ad aiutare il miliardario Joe Lewis a mettere la mani per primo sulla famosa Ganz Collection. Erano gli anni novanta: il "trader" acquistò quello che viene chiamato un "deal" speciale in gran segreto. Al suo interno, la collezione - uno dei più importanti tesori dell'arte moderna in mani private - che fu poi subito rivenduta a una'asta di Christie's dove i capolavori, fra cui le Donne di Algeri di Picasso, furono aggiudicati a dei prezzi record mai raggiunti prima facendo guadagnare a Lewis delle cifre astronomiche. L'asta che confermò la fama di Christie's segnò la trasformazione ufficiale dell'arte in commodity, ovvero in un bene di investimento.

Bellissimo, "giornalisticamente" parlando, il racconto che il Guardian fa di quella famosa asta. Era il 1997. Duemila persone si riunirono nella "salesroom" di Christie's, a Manhattan. Sessante linee telefoniche vennero installate per dare la possibilità di partecipare a chi non poteva - o voleva - essere a New York di persona. Su un pannello, ecco spuntare l'ambito "Lotto 33": le Donne di Algeri di Pablo Picasso

"Sedici milioni". Il banditore annuncia la cifra di partenza. "Diciannove milioni ... 20 milioni, 20 milioni di dollari ... 22 milioni ... 27 milioni di dollari? Ventotto milioni ...".

Il martello scende. In quel momento il mondo dell'arte è cambiato per sempre. Un commerciante di Londra, che agì per un misterioso cliente del Medio Oriente, si aggiudicò la tela per 31,9 milioni di dollari. Solo quarant'anni prima lo stesso quadro venne acquistato, finendo nella collezione Ganz, per 7mila dollari. 

In quel momento l'arte è diventata una merce globale, in alternativa agli investimenti sui mercati immobiliari e azionari.

Per la cronaca, la sera dell'11 maggio 2015 le Donne di Algeri tornarono da Christie's: il quadro (qui il video dell'asta) è stato rivenduto per 179,4 milioni di dollari. Il prezzo più alto mai pagato all'asta per una tela. L'acquirente scelse di restare anonimo.

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Lo studio Mossack-Fonseca sarebbe anche implicato nei giri dei dipinti trafugati dai nazisti a Parigi durante la Seconda Guerra Mondiale. In particolare il Guardian racconta il caso di un'opera di Amedeo Modigliani: si tratta dell'opera "Uomo seduto con bastone" (foto sopra). Secondo le carte, lo studio legale panamense anche in questo caso costituì una serie di società offshore per fare in modo che il capolavoro del grande livornese rimanesse nelle mani del suo cliente, Philipp Nahmad, ancora oggi uno dei più potenti mercanti d'arte del mondo, sventando così il tentativo di un discendente della famiglia ebrea che ne era all'epoca proprietaria di farselo restituire. Ma decine e decine, scrive il Guardian, sono i dossier dove emerge la longa manus del gabinetto panamense nelle transazioni miliardarie dei grandi capolavori del passato e del presente.

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