rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Mondo

Perché è davvero saltato lo storico incontro tra Trump e Kim Jong-un

Il previsto incontro del 12 giugno a Singapore non si farà. E la Casa Bianca starebbe valutando la possibilità di imporre nuove sanzioni: ecco perché la situazione è precipitata

Il previsto e storico vertice di Singapore tra Usa e Corea del Nord, ra Donald Trump e Kim Jong-un, non si farà. E la Casa Bianca starebbe persino valutando la possibilità di imporre nuove sanzioni contro la Corea del Nord, forse già la prossima settimana, secondo una fonte dell'agenzia Dow Jones. Ma non "tutto è perduto", in tanti sono pronti a scommettere che non sia più possibile (e non convenga a nessuno) tornare davvero indietro. Solo uno stop quindi, non una rottura definitiva.

Salta il vertice Trump-Kim

Troppa ostilità da parte di Pyongyang negli ultimi giorni, nessuna base per arrivare a un risultato positivo a breve. Per questo, il presidente statunitense, Donald Trump, ha deciso di cancellare l'incontro con il leader nordcoreano, Kim Jong Un, in programma a Singapore il 12 giugno.

"Crollato il sito nucleare di Kim", il retroscena dietro la svolta pacifica della Nordcorea

"Sono stato costretto", ha scritto Trump su Twitter, allegando la lettera con cui ha avvertito tutti della sua decisione. "Il mondo intero, e la Corea del Nord in particolare, ha perso una grande opportunità per una pace duratura, per la prosperità e il benessere. Questa opportunità mancata è un momento veramente triste nella Storia" ha scritto Trump nella lettera a Kim.

Corea del Nord contro il vice Pence

E pensare che, poche ore prima, in un'intervista in onda su Fox News, aveva aperto alla possibilità di una denuclearizzazione graduale della Corea del Nord, definendo l'incontro programmato con Kim "una grande cosa per il mondo, se avverrà". Dopo giorni di tensioni, però, Washington non poteva ignorare le parole contro Mike Pence pronunciate in precedenza dalla viceministra degli Esteri nordcoreana, Choe Son Hui, che aveva definito il vicepresidente degli Stati Uniti "una stupida marionetta politica".

Corea del Nord, si allenta la morsa di ferro sulla popolazione: "Barlume di speranza"

Tutto inizia a precipitare due giorni fa, quando in un'intervista sempre a Fox News, Pence aveva detto che la Corea del Nord potrebbe fare la fine della Libia di Gheddafi, senza la denuclearizzazione, ribadendo concetti già espressi da Trump e dal consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton. Un esempio pessimo da fare, visto che il leader libico fu ucciso nel 2011 dalle forze ribelli, sostenute anche dagli Stati Uniti, otto anni dopo aver rinunciato al programma di sviluppo di armi nucleari per ottenere la rimozione delle sanzioni.

"Non vedevo l'ora di essere lì con lei. Purtroppo, in base all'enorme rabbia e all'ostilità aperta mostrata nella sua più recente dichiarazione, sento che sia inappropriato, in questo momento, avere questo incontro programmato da tempo" ha scritto Trump. Nel frattempo, era il segretario di Stato Mike Pompeo, in commissione Esteri del Senato, a spiegare un altro motivo della decisione: l'incontro è stato cancellato perché non c'erano le condizioni per ottenere "un risultato positivo". Durante i lavori in preparazione dell'incontro, "non abbiamo ricevuto alcuna risposta alle nostre domande" da parte delle autorità di Pyongyang, ha detto Pompeo.

Lettera della Casa Bianca a PyongYang

Trump, comunque, non esclude che l'incontro possa avvenire in futuro. "Speriamo che tutto andrà bene con la Corea del Nord. Molte cose possono accadere. Incluso il fatto che, forse, è possibile che il summit programmato possa svolgersi oppure che ci sia un summit in una data successiva. Nessuno dovrebbe essere ansioso, dobbiamo fare bene le cose" ha detto Trump, che nella lettera ha scritto, rivolgendosi a Kim: "Se cambia idea [...] non esiti a chiamarmi o scrivermi".

Trump e l’Iran: la verità è che non c’è un piano B 

Trump, però, ha avuto anche toni duri e minacciosi nei confronti di Pyongyang. "Voi parlate delle vostre capacità nucleari - ha scritto nella lettera - ma le nostre sono così grandi e potenti che prego Dio che non dovranno mai essere usate". Dalla Casa Bianca, il presidente ha poi detto che gli Stati Uniti sono pronti a rispondere ad "atti folli" della Corea del Nord con le proprie forze militari. "Ho parlato con il generale Mattis [attuale segretario alla Difesa, ndr] e i leader delle nostre forze armate - che sono nettamente le più potenti al mondo - e sono pronte, se necessario". Gli Stati Uniti sono "più pronti che mai", ha poi detto Trump, aggiungendo che lo sono anche la Corea del Sud e il Giappone.

"Tutti i coreani, del Nord e del Sud, meritano di poter vivere insieme in armonia, prosperità e pace. Il futuro bello e luminoso può verificarsi solo quando la minaccia delle armi nucleari sarà rimossa. Non potrà avvenire in nessun altro modo" ha chiarito Trump. "Spero che Kim Jong Un alla fine faccia cosa è giusto per il suo popolo, che sta soffrendo molto e senza che sia necessario" ha aggiunto. "Aspetto che Kim Jong Un scelga di impegnarsi in un dialogo costruttivo e in azioni. Un giorno, ci incontreremo. Nel frattempo, andranno avanti le nostre sanzioni molto dure, nettamente le più dure mai imposte, e la campagna di massima pressione". La dura presa di posizione di Trump è avvenuta proprio il giorno in cui si è svolta la cerimonia per lo smantellamento definitivo e completo dell'area militare da dove il regime nordcoreano ha condotto tutti e sei i suoi test nucleari.

La preoccupazione dell'Onu

Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato di essere "profondamente preoccupato" per la decisione del presidente americano Donald Trump di cancellare lo storico vertice del prossimo mese con il leader nordcoreano Kim Jong Un.

Baby immigrati bloccati nella basi militari: l'ultima (folle) idea di Trump

"Sono profondamente preoccupato della cancellazione del programmato incontro a Singapore tra il presidente degli Stati Uniti e il leader della Repubblica popolare democratica di Corea", ha detto Guterres, "Sollecito le parti a continuare il loro dialogo per trovare una strada verso una denuclearizzazione pacifica e verificabile della penisola coreana".

Vita quotidiana nella Corea di Kim Jong-Un (Ansa)

Il segretario generale ha presentato a Ginevra una nuova agenda Onu sul disarmo.

Le vere ragioni dello stop

Tutto sembra essersi arenato soprattutto per colpa di quelle parole di Pence sul "modello Libia" come applicabile alla Corea del Nord (smantellamento totale dell'arsenale nucleare prima di ogni concessione). Gli Usa hanno infatti toccato (appositamente) il tasto più sensibile a Pyongyang, un possibile cambiamento di regime: Gheddafi venne deposto e ucciso dopo aver rinunciato al programma di sviluppo di armi nucleari. Non il miglior esempio da citare prima di un incontro che avrebbe fatto la storia, e infatti la risposta verbale di PyongYang è stata inevitabile . Ma forse è solo un intoppo - per quanto serio - sulla via della pace.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perché è davvero saltato lo storico incontro tra Trump e Kim Jong-un

Today è in caricamento