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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ancora un caso / Stati Uniti d'America

Il presentatore no-vax che ha contratto il Covid ed è morto

Phil Valentine è morto all'età di 61 anni. In punto di morte ha lasciato un messaggio da dare ai suoi ascoltatori in cui ha spiegato di aver cambiato idea

Si è pentito mentre era in fin di vita. Voleva che i suoi ascoltatori lo sapessero e che tenessero conto delle sue parole. Di segno completamente opposto a quelle recitate più volte in diretta nel suo show. Questo non è bastato a salvargli la vita. Forse il vaccino che tanto osteggiava avrebbe potuto sortire un altro effetto. Non lo saprà mai Phil Valentine, lo speaker radiofonico morto di Covid all'età di 61 anni. I medici non sono riusciti a salvargli la vita dopo il ricovero. Valentine aveva contratto il virus lo scorso luglio e dopo circa un mese di malattia il suo fisico non ha retto. Era un presentatore che nel corso del suo programma metteva in discussione severamente la campagna vaccinale.

Alla sua maniera, scherzando e deridendo chi pretendeva che il popolo americano si vaccinasse. Nel suo corso del suo programma aveva addirittura riadattato una canzone dei Beatles per deridere chi credeva nel vaccino. Così “Taxman” era diventata “Vaxman”, adattamento del successo in chiave ironica cantata nel corso di una diretta da lui stesso. Il presentatore sin dall'inizio non credeva nemmeno nella letalità del Covid. In qualche occasione ha addirittura dichiarato che difficilmente avrebbe avuto problemi. Secondo le sue “valutazioni”, avrebbe avuto l'1% di possibilità di morire nel caso avesse contratto il virus. Una percentuale che purtroppo per lui non è risultata essere affidabile.

La sua spavalderia non si era fermata nemmeno nel momento in cui contrasse il Covid. Quando lo scorso luglio ha scoperto di essere positivo ha scritto sprezzante su Facebook: “Sto facendo il mio dovere patriottico per l'immunità di gregge... prendo un giorno di malattia per precauzione”. Purtroppo la malattia è rimasta tutt'altro che solo per un giorno e ha cominciato a colpirlo duramente. Il decorso della malattia è andato in maniera completamente diversa rispetto a come se l'aspettava e anche la sua opinione in merito ha dovuto fare i conti con la realtà.

Negli ultimi giorni di vita aveva detto alla sua famiglia di aver cambiato idea rispetto alla campagna vaccinale e addirittura di volersi impegnare per sponsorizzarla nel corso della sua trasmissione. Il suo proposito era stato confidato anche al fratello Mark a cui aveva affidato anche un messaggio da far avere ai suoi ascoltatori. “Phil vuole che i suoi ascoltatori sappiano che, mentre non è mai stato un vero no-vax, gli dispiace non essere stato più convintamente pro-vaccini, e vuole promuoverli appena tornerà in trasmissione. Ora ha capito che il suo rifiuto a vaccinarsi probabilmente ha fatto sì che molta gente non si sia vaccinata. E gli dispiace”. Questo il suo ultimo intervento pubblico, per interposta persona, che suonano come un triste monito a chi ancora mette in dubbio l'utilità del vaccino.

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