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Giovedì, 18 Aprile 2024
guerra in ucraina / Cina

Cos'è il "piano di pace" che la Cina presenterà alla Russia

Il presidente Xi Jinping dovrebbe presentare il documento di 12 punti in occasione del primo anniversario della guerra. Il leader cinese potrebbe volare a Mosca per un vertice con l'omologo russo Putin nei prossimi mesi

In questa settimana fatidica che segna il primo anniversario dell’invasione russa in Ucraina, il blitz di Joe Biden a Kiev e la visita di Wang Yi a Mosca sono la rappresentazione di una narrazione antitetica della guerra e, più in generale, di due ordini mondiali. Da molti mesi, le cancellerie europee sperano in una mediazione della Cina e, in particolare, in un intervento del presidente cinese sul suo omologo russo Vladimir Putin. Intervento che dovrebbe rimodulare la posizione del gigante asiatico, che finora non ha mai condannato la guerra in Ucraina. Pechino, che ricalca la narrativa russa sul conflitto ucraino, considera sì l’invasione dell’Ucraina sbagliata, ma tuttavia legittima alla luce dell’avanzata della Nato nell’ex spazio sovietico.

Il presidente Xi sarà presto a Mosca

Tra Kiev e Pechino, nonostante una relazione che lega i due paesi da più di 30 anni, non c'è stato alcun contatto dall'inizio della guerra. Il presidente cinese Xi non ha mai parlato né avuto un faccia a faccia con il presidente Zelensky, a differenza di quanto accaduto con Putin, con cui si è visto già quattro volte dopo il 4 febbraio 2022, il giorno dell'avvio dell' amicizia "senza limiti".

A breve, però, potrebbe seguire un nuovo incontro tra i leader dei due paesi uniti dalla narrativa antiamericana. Il presidente cinese Xi potrebbe volare a Mosca per un vertice con l'omologo russo Putin nei prossimi mesi. È quanto rivelato dal Wall Street Journal, citando fonti a conoscenza dei piani secondo le quali il viaggio rientra negli sforzi del leader di Pechino di promuovere colloqui di pace multilaterali per mettere fine alla guerra in Ucraina. Non si ha certezza della data del nuovo incontro tra i leader dei due paesi, ma i dettagli sono alla studio di Pechino e Mosca: la visita di Xi nella capitale della Federazione russa potrebbe essere aprile o inizio maggio, quando la Russia celebra la vittoria sulla Germania nazista.

Cosa dice il piano di pace cinese

La presenza di Wang Yi, il più alto diplomatico cinese, a Mosca alimenta le aspettative sul "piano di pace" che il presidente Xi Jinping dovrebbe presentare in occasione del primo anniversario della guerra. Si tratta di un documento di 12 o 14 punti, dai contenuti ancora sconosciuti. Difficilmente il "piano" si allontanerà dalla nota "neutralità con caratteristiche cinesi". A confermarlo è stato lo stesso Wang Yi, che ha presentato - in modo indiretto durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco - i punti che potrebbero essere alla base di un dialogo diplomatico tra Kiev e Mosca. "La sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere tutelate, gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite devono essere rispettati, le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i Paesi devono essere prese sul serio", ha sintetizzato così il capo della diplomazia cinese accennando alla proposta di pace. "Una guerra nucleare non può essere combattuta o vinta", ha infine chiosato Wang alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. 

Biden a Kiev, Wang a Mosca: il mondo spaccato a metà

Mentre il mistero aleggia attorno al piano di pace cinese, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha affermato che il suo omologo cinese Wang ha condiviso con lui i punti chiave del documento, che sarà analizzato in dettaglio dalla parte ucraina dopo aver ricevuto il testo integrale. Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando le parole del capo della diplomazia ucraina: "Sì, abbiamo avuto un incontro con il massimo diplomatico cinese, Wang Yi, e ha condiviso con me i punti chiave del 'piano di pace' della Cina.
Attendiamo con impazienza di ricevere il testo, perché non è qualcosa in cui si possono trarre conclusioni solo ascoltando di cosa tratta il piano", ha sottolineato Kuleba.

Dopo il tour europeo, Wang è in Russia

Il piano di piace cinese può quindi portare al dialogo tra Mosca e Kiev? È la speranza di molti, ma al vaglio resta ancora una antitetica posizione e visione del conflitto, resesi evidenti con la visita di Biden a Kiev e la trasferta di Wang a Mosca dopo il suo tour europeo.

La presenza dello zar della diplomazia cinese a Mosca cade proprio nel giorno del discorso di Putin davanti alla Duma e nell'intervento del neo ministro degli Esteri cinese Qin Gang che, in un discorso sulla sicurezza globale, ha dichiarato quanto Pechino sia "profondamente preoccupata" per il conflitto in Ucraina, che si sta "intensificando e persino andando fuori controllo". La Cina, ha rilevato il ministro, "lavorerà con la comunità internazionale per promuovere il dialogo e la consultazione. Per affrontare le preoccupazioni di tutte le parti e cercare una sicurezza comune".

"Pronti a test nucleare": Putin sospende l'accordo con gli Usa per l'uso di armi strategiche

Le parole del titolare della diplomazia estera cinese fanno da sfondo alle dichiarazioni di Wang durante il faccia a faccia con il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Nikolai Patrush. "Le relazioni sino-russe sono solide come una roccia e resisteranno a qualsiasi prova della mutevole situazione internazionale".

La mano tesa da Pechino viene così stretta da Mosca. Patrushev ha affermato che lo sviluppo di un partenariato strategico con la Cina è una priorità della politica estera di Mosca, "queste relazioni non sono soggette a congiunture esterne". 

Patrushev, alleato di ferro del presidente Putin, ha sottolineato che "il legame strategico russo-cinese si basa su un dialogo reciprocamente rispettoso, un comportamento responsabile nell'arena internazionale e approcci comuni o simili per risolvere i problemi mondiali".

Secondo Patrushev, Russia e Cina sono favorevoli alla costruzione di "un ordine mondiale più giusto, accolgono con favore la crescita del numero di Stati che scelgono la via dello sviluppo libero e sovrano sulla base della loro identità e delle loro tradizioni".

E per alimentare la tensione e rafforzare al contempo la partnership sino-russa, la Russia ha confermato alla Cina il suo "sostegno su Taiwan, Tibet e Hong Kong", questioni che a detta di Mosca "l'Occidente usa per screditare" Pechino. Nella giornata di domani 22 febbraio, il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, incontrerà domani il ministro degli Esteri russo Seghei Lavrov a Mosca. 

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